Fake news, Twitter potrebbe rilasciare una funzione per segnalarle

Tecnologia
Il nuovo strumento sarebbe ancora un prototipo in fase di test (Getty Images)

La rivelazione arriva da due fonti interne, citate in anonimato dal Washington Post. L'azienda non conferma, ma i rumors fanno ipotizzare che si tratti di una nuova tab posta vicino al menu dei tweet

Twitter starebbe sviluppando una nuova funzione per contrastare le fake news. La rivelazione è del Washington Post, che ha citato in anonimato due persone molto vicine ai progetti del social network.

Ipotesi sulla nuova caratteristica

Secondo le fonti, il nuovo strumento contro sarebbe ancora un prototipo in fase di test e potrebbe anche non essere mai rilasciato dalla compagnia. Tuttavia la sua ideazione rappresenta uno sforzo dell'azienda per impedire che una delle piattaforme più visitate del mondo si trasformi in un luogo di disinformazione. Le rivelazioni fanno ipotizzare che il nuovo strumento possa essere una piccola tab posta al lato del menu a scomparsa che appare accanto ai tweet. Da lì ogni singolo utente potrebbe lanciare la propria segnalazione e avviare le verifiche sui contenuti. La battaglia di Twitter contro le fake news si è rafforzata dopo che gli esperti hanno sollevato il caso della tossicità degli effetti del social media sul dibattito pubblico, durante le elezioni presidenziali Usa. A confermare il dato c'è anche una stima del servizio indipendente Twitter Audit, che ha scoperto che il 59% dei follower del presidente Trump sono bots o falsi account, mentre nel bacino Twitter di Hillary Clinton questa percentuale arriverebbe fino al 66%.

Mancate conferme e mezze ammissioni

Intervistata sulla possibile novità, la portavoce del social, Emily Horne, ha dichiarato che l'azienda non è attualmente al corrente di piani di lancio di una nuova funzione, anche se la stessa portavoce a inizio giugno ha rilasciato un post sul blog della compagnia, sostenendo che l'azienda stava assumendo nuovo personale e costruendo nuovi strumenti. Nello stesso periodo anche il vicepresidente della policy, Colin Crowell, aveva pubblicato un intervento in cui sosteneva che l'azienda stava "lavorando duro per individuare i comportamenti legati allo spam". Non è ancora dato sapere se si tratta di anticipazioni o di dichiarazioni di principio, tuttavia una delle persone ascoltate dal Washington Post avrebbe rivelato che la compagnia starebbe ancora pensando a come disegnare la nuova caratteristica. Il processo potrebbe essere più lungo del previsto e iniziare con un test interno che coinvolga gli impegnati prima di un rilascio definitivo al pubblico.

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