Una guida per capire come funziona il roaming in Europa

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Per poter usufruire della tariffa nazionale anche negli altri paesi Ue bisognerà trascorrere più tempo nella nazione di residenza che al di fuori dei suoi confini (Getty Images)

Le nuove norme europee riguardano i servizi di dati, le chiamate vocali e gli Sms: LA SCHEDA -  L'INFOGRAFICA

Dal 15 giugno chiamate, sms e dati costeranno all'estero come a casa, per chi viaggia in Ue. Saranno infatti aboliti anche gli ultimi sovrapprezzi del roaming (dall’inglese vagare, andare in giro). Si tratta di una forma di liberalizzazione del servizio, che consente a cellulari e smartphone di connettersi a reti differenti da quella del proprio operatore mobile. Si potrà usufruire del roaming a tariffa nazionale durante qualsiasi permanenza in uno Stato membro della Ue, diverso da quello in cui si vive, purché sia temporanea.

Le principali aziende presenti sul mercato italiano, ossia Vodafone, Tim, Tre e Wind, si sono adeguati alla normativa.

I principali operatori italiani

TreTim e Vodafone si sono messe in linea con le nuove direttive e nei Paesi dell'Unione Europea il piano tariffario vigente sarà quello nazionale. Una novità che Wind ha introdotto già lo scorso 24 aprile. 

Chiamate, sms, dati

Se l'utente nel proprio Paese di residenza dovesse avere un piano con chiamate e sms illimitati, l'operatore potrebbe applicare un limite di salvaguardia (utilizzo corretto) all'uso dei dati in roaming. In questo caso l'operatore deve informare l'utente e avvisarlo al superamento del limite. 

Nessuna attivazione

Il legislatore europeo ha previsto che ogni contratto nuovo o già stipulato che comprenda i servizi di roaming venga convertito in uno che abbia il roaming a tariffa nazionale. In questo modo sarà possibile chiamare, navigare e inviare Sms da uno dei 28 Paesi dell’Ue senza costi aggiuntivi e senza la necessità di ricontrattare il piano tariffario con il proprio operatore telefonico. Ogni compagnia ha l’obbligo di informare i propri clienti dell'abolizione delle tariffe di roaming e del modo in cui il contratto verrà adeguato di conseguenza. Nel caso in cui utilizzando il telefono all’estero vengano riscontrati comunque costi aggiuntivi, si potrà sporgere reclamo all’operatore e, se il problema non dovesse essere risolto, ci si potrà appellare all’autorità competente. Che in Italia è rappresentata dall'Autorità garante per le comunicazioni.

Doppio vantaggio per i piani tariffari periodici

Secondo un’analisi condotta da Altroconsumo, di queste nuove regole ne beneficeranno in modo particolare gli utenti che hanno attivo un piano tariffario con costo periodico: settimanale, mensile o ogni 4 settimane. Per l’associazione dei consumatori, infatti, in questi casi il vantaggio sarà duplice perché "il costo non sarà infatti perso durante la permanenza fuori dal proprio Paese e, viaggiando in Europa, si pagherà di meno".

La permanenza deve essere temporanea

Per poter usufruire della tariffa nazionale anche negli altri Paesi Ue bisognerà però trascorrere più tempo nella Nazione di residenza che al di fuori dei suoi confini. Trasferirsi stabilmente in un altro Paese europeo, infatti, farà decadere le condizioni previste dalla nuova normativa. In questo caso la compagnia telefonica procederà a una verifica del dispositivo negli ultimi quattro mesi per capire quale sia il Paese dove è stato maggiormente utilizzato. L’utente a quel punto avrà 14 giorni di tempo per chiarire la propria posizione. Se venisse appurata una nuova residenza all’estero l’operatore potrà applicare un leggero sovrapprezzo al consumo in roaming.

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