Uber mappa le strade di Singapore. Obiettivo, espandersi in Asia

Tecnologia
L'app di Uber in India, Paese sul quale la startup punta molto (Getty Images)

La società doterà alcune vetture di dispositivi per la raccolta dei dati. È la prima volta che succede in un mercato asiatico e dimostra quanto l'amministratore delegato Travis Kalanick punti su quest'area

Uber apre la sua campagna d'Asia: la startup americana ha infatti iniziato a mappare le strade di Singapore. È il primo passo per un miglioramento del servizio sia per i passeggeri che per i driver. Ma a cosa serve mappare una città? E perché è così importante? Lo ha spiegato la stessa società in un comunicato: “Dietro ogni viaggio di Uber c'è una tecnologia che diamo per scontata: le mappe”. Non generiche, ma gestite in base alle esigenze del gruppo: “Le mappe attuali sono un buon punto di partenza, ma contengono alcune informazioni che non sono rilevanti per Uber”. Al contrario, mancano di altri dati che per la startup sono preziosi: oltre a conoscere carreggiate e corsie, serve capire quali siano i flussi del traffico cittadino e i luoghi dove le persone salgono e dove scendono dalle auto. Ecco perché alcune delle vetture di Uber già in servizio saranno equipaggiate con dispositivi specializzati nella raccolta dei dati.

 

A cosa serve la mappatura - L'azienda è già presente a Singapore. La mappatura, però, già utilizzata in Australia, Messico, Canada, Gran Bretagna e Stati Uniti, è un inedito per l'intero mercato asiatico. Ed evidenzia quanto l'area stia diventando importante per la compagnia. Lo scorso agosto, Uber ha venduto le proprie attività in Cina alla sua concorrente Didi. L'ad Travis Kalanick ha quindi preferito risparmiare forze ed energie per altri mercati piuttosto che concentrarsi in una battaglia potenzialmente sanguinosa (Uber in Cina è in pesante perdita).

 

Occhi sul sud-est asiatico - Da allora, il focus si è spostato su altri Paesi. A partire dal Sud-Est asiatico, del quale Singapore (dove Uber è arrivato già tre anni fa) è sempre stato una sorta di avamposto. Ecco perché la mappatura ha un significato così importante: è un test verso una futura espansione in Vietnam e Indonesia. Non sarà comunque impresa facile. Se la società newyorkese ha dovuto rinunciare al trono cinese, nel Sud-Est asiatico deve affrontare la concorrenza di Grab: la startup, fondata nel 2012, si concentra (per ora) solo su quest'area. E ha incassato un finanziamento da 750 milioni di dollari, in parte provenienti da Soft bank.

 

La sfida indiana - L'altro mercato su cui Uber sta puntando molto è l'India. Nel secondo Paese più popoloso al mondo, la società ha aperto un centro di ricerca e sviluppo e avviato servizi non disponibili altrove (come la possibilità di noleggiare un'auto per diverse tratte o per tutto il giorno). Anche qui, però, la concorrenza è forte: in India il leader è Ola, una compagnia locale già presente in 200 città.   

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