Russia contro LinkedIn, nel Paese l'app non è più scaricabile
TecnologiaUna sentenza di una corte locale nelle scorse settimane aveva stabilito che il social network viola la legge russa sulla protezione dei dati, che impone di memorizzare le informazioni degli utenti russi in server ubicati all'interno del Paese
I cittadini russi non possono più scaricare sui propri smartphone o tablet l'applicazione di LinkedIn. Lo scrive il New York Times. Il governo di Mosca ha infatti chiesto ad Apple e Google di rimuovere la app dai propri store online.
Il blocco dovuto a una sentenza – La richiesta arriva a poche settimane di distanza dal blocco della rete sociale per lo sviluppo di contatti professionali in Russia, seguito alla sentenza del novembre scorso secondo cui LinkedIn violerebbe la legge nazionale sulla protezione dei dati. Questa norma prescrive infatti di memorizzare le informazioni riguardanti gli utenti russi in server ubicati nel Paese.
App rimossa – Google per ora non ha risposto mentre Apple fa sapere di aver ricevuto la richiesta di eliminare la app dagli store circa un mese fa. La stessa LinkedIn, che di recente è stata acquisita da Microsoft, ha confermato la rimozione dell'app. "Siamo delusi dal blocco - ha spiegato un portavoce della compagnia, Nicole Leverich, al New York Times – l'accesso al sito è negato ai nostri membri russi, che sono milioni, e alle compagnie che anche in Russia usano LinkedIn per sviluppare i loro affari".
"Nuova stretta sulla libertà di espressione" – Il blocco diretto dei siti è stato applicato per anni in Paesi come la Cina, la Turchia e la stessa Russia. Ma i gruppi per i diritti civili sottolineano come le nuove richieste siano un passo ulteriore nella stretta sulle libertà da parte dei governi autoritari. "Le app sono la nuova strettoia della libera espressione", dichiara Rebecca MacKinnon, alla testa di un progetto di open Internet, sempre al New York Times. Proprio il quotidiano statunitense ha subito di recente una misura restrittiva simile: la sua app è stata rimossa dall'Apple store in Cina su richiesta delle autorità di Pechino.
Rapporti tesi tra Russia e Usa – "La libertà su Internet è sempre più sotto attacco in tutto il mondo – prosegue Robert M. McDowell, ex membro della Federal Communications Commission – e non solo per mano dei regimi autoritari”. Il blocco di LinkedIn arriva in un momento di alta tensione nei rapporti informatici tra Russia e Stati Uniti, con Mosca accusata di aver hackerato account statunitensi e aver anche influito sul risultato delle elezioni.