Galileo, il sistema di navigazione satellitare europeo, è diventato operativo giovedì 15 dicembre tingendosi d'azzurro. Nel giorno del lancio dei primi servizi gratuiti, infatti, Telespazio, società controllata da Leonardo, si è aggiudicata la sua gestione per i prossimi dieci anni.
La joint venture italo-tedesca – A vincere la gara da un miliardo e mezzo di euro è stata la Spaceopal, joint venture tra Telespazio, appunto, e DLR-GfR, controllata dall'agenzia spaziale tedesca. Spaceopal sarà responsabile per dieci anni della gestione dell'intero sistema Galileo e delle sue prestazioni, in particolare per quanto riguarda operazioni, controllo e manutenzione del sistema, sicurezza e gestione del servizio. Ruolo centrale avrà il Centro spaziale "Piero Fanti" di Telespazio, sull'altopiano del Fucino, in Abruzzo.
Galileo diventa realtà – Tra i primi servizi operativi offerti gratuitamente dal sistema satellitare ci sono le operazioni di salvataggio con la geolocalizzazione, una navigazione auto più precisa e servizi che aumentano la sicurezza pubblica. “Galileo aumenterà di dieci volte la precisione della geolocalizzazione – spiega Maros Sefcovic, commissario europeo all'Energia raggiunto da Le Monde – e ad approfittarne sarà la prossima generazione di prodotti tecnologici come le vetture a guida autonoma e i dispositivi connessi”.
Nuovi smartphone già collegati – Alcuni utenti sono già in grado di captare il segnale di Galileo grazie a dispositivi immessi di recente sul mercato come gli smartphone spagnoli Bq o i navigatori di ultima generazione. Questi ultimi saranno obbligatori in ogni nuovo modello di auto venduto in Europa a partire dal 2018.
Arma in più contro il terrorismo – Il nuovo Gps consente una sincronizzazione più resistente per i servizi di telecomunicazione, per le reti di distribuzione dell'energia e il teleriscaldamento, e le transazioni bancarie. Fornisce inoltre alle autorità un servizio criptato durante le emergenze o gli attacchi terroristici, garantendo la continuità dei servizi e fornendo supporto ai servizi di soccorso. A beneficiarne sarà anche il Sar, il servizio di ricerca e salvataggio: le persone che invieranno una richiesta d'aiuto in mare o in montagna potranno essere salvate molto più rapidamente, in quanto si calcola che saranno localizzate in soli dieci minuti (oggi ci vogliono ore per determinare la posizione).
Sfida agli Usa – L'ambizione è quella di rendere Galileo concorrenziale rispetto al potente Gps statunitense, con cui al momento continua a “collaborare”. Attualmente in orbita, infatti, ci sono 18 dei 30 satelliti previsti entro il 2020, quando il sistema diventerà operativo al cento per cento.
Un programma europeo - Il programma Galileo è uno dei più grandi e ambiziosi progetti europei che nasce dalla collaborazione dell’Unione Europea con l’ESA (European Space Agency) per realizzare un sistema di navigazione satellitare interoperabile con il sistema statunitense GPS e il sistema russo GLONASS. L’Italia ha un ruolo di primo piano fin dall'inizio del programma Galileo, prima di tutto attraverso l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana).
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