Addio Maradona,
El Pibe de Oro del calcio

Scomparso in seguito ad un arresto cardiorespiratorio, l'ex calciatore aveva da poco compiuto 60 anni. La parabola del fuoriclasse del pallone

E' considerato fra i due calciatori migliori di tutti i tempi con Pelè. Con una carriera ultraventennale sul campo, Diego Armando Maradona (FOTO) ha portato il Napoli alla vittoria del suo primo scudetto, e poi del secondo, e l'Argentina sul tetto del mondo.

Operato alla testa per un edema subdurale poche settimane fa, è scomparso il 25 novembre nella sua casa di Tigre, nella provincia di Buenos Aires.

"Farò il pazzo tutta la vita"

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Maradona inizia a giocare molto presto e a 10 anni entra a far parte dell'Argentinos Juniors di Buenos Aires.

Si fa presto notare e sei anni più tardi debutta in prima squadra diventando un professionista. E' il 1976 .

La sua abilità vale a Maradona due Palloni d'oro sudamericani nel 1979 e nel 1980, e lo porta ad indossare la maglia del Boca Juniors, il più prestigioso dei club argentini con i rivali del River Plate.

Ben presto il talento di Diego Armando Maradona si fa conoscere anche fuori dal confine nazionale: la prima squadra straniera ad accaparrarselo è il Barcellona, nel giugno del 1982.

Maradona: dalla Mano de Dios ai duelli con Juve e Milan: gol e partite cult

Maradona ha giocato
694 partite segnando 354 reti

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Dopo la breve esperienza con il Barça , il calciatore è acquistato dal Napoli e il 5 luglio 1984 esordisce allo stadio San Paolo davanti a ottantamila persone. Maradona resta nel club partenopeo fino alla stagione '90-'91, portando la squadra ad alzare per la prima volta nella sua storia una coppa europea (Coppa Uefa 1988-89), dopo averle fatto vincere il suo primo scudetto nel campionato 1986-1987, bissato nella stagione 1989-90.

Sotto il segno di Maradona, il Napoli vince anche la sua terza Coppa Italia (1986-87) e una Supercoppa italiana (1990).

Maradona e il Napoli: gol, scudetti e momenti memorabili. FOTO

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Maradona è considerato il campione del Napoli (e di Napoli). Grazie al fuoriclasse argentino gli azzurri vincono dopo anni contro la Juventus di Platini: a 15 minuti dal termine del match, Diego Armando Maradona segna battendo Tacconi e decretando la vittoria del Napoli. Lo stesso compagno di squadra Eraldo Pecci era incredulo, vedendo davanti alla porta avversaria una barriera all'apparenza insuperabile, crollare sotto il talento del Pibe de Oro.

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Grazie alla forza del campione il Napoli batte anche il Milan, vincendo una partita che si rivelerà decisiva per la vittoria dello scudetto nella stagione 1986-87, il primo nella storia dei partenopei.

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"Voglio diventare l’idolo dei ragazzi poveri di Napoli"

"Il più bello dei miei trofei? L'ultimo perché è più recente"

"Sono orgoglioso di essere stato il migliore a Napoli"

Con la maglia della nazionale Argentina il goleador prende parte a quattro campionati Mondiali (1982, 1986, 1990, 1994) e alza la coppa al cielo nel 1986, vincendo da protagonista con la maglia a strisce bianche e celesti. Maradona disputa 91 incontri e realizza 34 gol, siglando due record assoluti per l'epoca.

Fra gli episodi passati alla storia c'è la rete segnata dal Pibe de oro contro l'Inghilterra ai quarti di finale di Messico 1986: una corsa di 60 metri in 10 secondi, scartando cinque giocatori avversari, più il portiere Shilton. L'impresa, ribattezzata come il gol del secolo, vale all'Argentina la rete del 2 a 0. Il match finisce 2-1 per la squadra di Maradona.

Solo tre minuti prima il calciatore aveva segnato un gol di mano, la cosiddetta "Mano de Dios": l’arbitro non si accorge dell’irregolarità e convalida la rete dell’1-0 tra le proteste degli avversari.

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“Ho due sogni: il primo è giocare un Mondiale, il secondo è vincerlo"

"In campo non ci si batte con le armi, bensì col pallone"

"Un po' con la testa di Maradona e un altro po' con la mano di Dio”

Nella stagione 1990/91 cominciano ad emergere problemi di droga per Maradona, che segnano l'inizio della fine della carriera da calciatore, risultato positivo alla cocaina nel marzo del 1991. Poco tempo dopo Maradona lascia l'Italia e si trasferisce a Siviglia, per tornare poi a giocare in Argentina nel Newell's Old Boys.

L'addio definitivo di Diego Armando Maradona al calcio arriva il 10 novembre 2001, occasione in cui gioca l'amichevole fra l'Argentina e una selezione di Stelle Mondiali, conclusasi sul 6-3 con doppietta di Maradona su rigore. Il 26 dicembre 2003, l'Argentinos Juniors rinominò il suo stadio Stadio Diego Armando Maradona, in suo onore.

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Nel 2000 il Napoli ritira la maglia numero 10, indossata per tutte la carriera da Maradona.

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La sua carriera da allenatore, dopo brevi esperienze minori, inizia davvero con la panchina della nazionale argentina nel 2008. La Seleccion riesce a qualificarsi per il mondiale del 2010 in Sud Africa, ma viene battuta ai quarti di finale dalla Germania, che si impone con un netto 4 a 0. La debacle mondiale costa la panchina all'ex calciatore, che viene esonerato.

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Dal 2018 al 2019 ha allenato i messicani del Dorados. Prima due esperienze negli Emirati Arabi Uniti. A settembre del 2019 torna in Sud America per sedere sulla panchina del Gimnasia La Plata nel campionato argentino. Maradona viene accolto dal club con una presentazione-show in scena l'8 settembre. L'avvio di stagione, però, non è dei migliori per il Pibe, che perde per tre volte consecutive

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Maradona condivide con Pelé il premio ufficiale FIFA come Miglior giocatore del XX secolo.

In ambito calcistico Diego Armando Maradona è considerato un'icona senza tempo. Nel 2012 riceve il titolo di Miglior Calciatore del Secolo ai Globe Soccer Awards e nel 2014 entra a far parte della Hall of Fame del calcio italiano tra i giocatori stranieri

Maradona pubblica la sua autobiografia nel 2000, intitolata Yo Soy El Diego (Io sono il Diego), che in Argentina è subito un bestseller.

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"Ho fatto quello che ho potuto, non credo di essere andato così male"