Tour de France, perché quest'anno le prime tre tappe sono in Italia

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Per la prima volta in 111 anni di storia il nostro Paese ospiterà la partenza della Grande Boucle. L'occasione è il centesimo anniversario del successo di Ottavio Bottecchia nella corsa francese, che consente di omaggiare i miti del ciclismo italiano. Da Bartali a Coppi, passando per Marco Pantani

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L'edizione numero 111 del Tour de France sarà la più italiana di sempre, con le prime tre tappe (e mezza) della Grande Boucle che si disputeranno sul territorio del Bel Paese. Non è la prima volta che la più celebre competzione ciclistica al mondo parte da un Paese straniero, ma non era mai successo che questo onore toccasse in sorte all'Italia.

Cento anni dal trionfo di Bottecchia

L'occasione è rappresentata del centesimo anniversario del trionfo di Ottavio Bottecchia, primo italiano a conquistare il Tour nel 1924. Dietro la scelta di Firenze, però, ci sono anche altre ragioni. Lo spiegò tre anni fa lo stesso direttore del Tour Christian Prudhomme, raccontando di un messaggio inviatogli da Matteo Renzi che fece da scintilla per organizzare nel 2024 la partenza in Italia. Un messaggio la cui paternità, in realtà, è oggetto di discussione: nelle ultime settimane è stata rivendicata da Dario Nardella, sindaco uscente di Firenze. Per conquistare la partenza in Italia, poi, si sono mossi gli enti locali – il Comune di Firenze e la Regione Emilia-Romagna, a cui si è aggiunto il Piemonte – che hanno trattato direttamente con l’organizzazione.

Un omaggio ai campioni italiani

Con la partenza dall'Italia, il Tour de France vuole omaggiare i grandi assi italiani del ciclismo. Si parte, infatti, dalla Firenze di Gino Bartali e Gastone Nencini, altri due vincitori del Tour. La corsa passa proprio dai luoghi dedicati alla memoria di Bartali, maglia gialla a Parigi nel 1938 e nel 1948, di cui ricorrono anche i 110 anni dalla nascita. La seconda tappa parte, invece, da Cesenatico, la città natale di Marco Pantani, l’ultimo a compiere la storica doppietta Giro-Tour nel 1998 (impresa che quest’anno Tadej Pogacar cercherà di replicare). Infine il Piemonte di Fausto Coppi, il primo in assoluto a realizzare la stessa doppietta nel 1949 (rivinse il Tour anche nel 1952). Dopo 75 anni, la corsa francese omaggia Coppi con un passaggio nella sua Tortona e con una Côte a lui dedicata.

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