Chi è Sofia Goggia, la campionessa dello sci femminile italiano

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Foto: Ansa

Bergamasca, classe 1992, la fuoriclasse azzurra ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pyeongchang nel 2018 in discesa libera. Per lei, capace di superare gravi infortuni, anche un argento e un bronzo ai Mondiali e un primo posto in Coppa del Mondo

È la regina dello sci femminile italiano ed è nata a Bergamo il 15 novembre del 1992. Si tratta di Sofia Goggia, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pyeongchang nel 2018, plurimedagliata ai Mondiali e vincitrice della Coppa del Mondo nella specialità della discesa sempre nel 2018. Esuberante, simpatica e molto “social”, Sofia è amatissima dal pubblico italiano anche fuori dalle piste da sci.

Gli inizi di Sofia

Figlia di Giuliana ed Ezio Goggia, Sofia inizia a sciare fin da bambina e viene tesserata da alcune società bergamasche come lo Sci Club Ubi Banca Goggi e il Radici Group. Il suo debutto ufficiale arriva nel 2007, esattamente il 28 settembre, durante una competizione giovanile di Livigno. Nello stesso anno, non ancora sedicenne, conquista a Caspoggio i primi due podi in competizioni di categoria nella specialità del supergigante. La sua classe è evidente già nella stagione successiva, quando vince tre titoli italiani aspiranti a Pila, rispettivamente in slalom gigante, supergigante e slalom speciale. Nell'annata successiva entra nel giro della nazionale durante la Coppa Europa ma è presente anche ai Mondiali juniores che conclude al sesto posto in discesa libera.

Il primo grave infortunio

Nella stagione 2010-2011 arriva un grave infortunio al ginocchio durante lo slalom gigante di Kvitfjell: Sofia Goggia è così costretta ad un lungo stop fino all’anno successivo. Il 13 dicembre 2011 viene arruolata nella Guardia di Finanza ed entra dunque a far parte dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle. Nello stesso periodo riceve per la prima volta in carriera la convocazione con la nazionale di Coppa del Mondo dove esordisce il 28 dicembre 2011. I primi successi a livello senior arrivano già nel 2012, con il podio in Coppa Europa, nel supergigante di Jasná e la prima vittoria nella supercombinata di Sella Nevea.

Il primo Mondiale

Nella stagione 2012-2013, dopo numerosi piazzamenti importanti, viene convocata per i Mondiali di Schladming: in supergigante la sua prova è strepitosa con un quarto posto a soli cinque centesimi dal podio formato dalla slovena Tina Maze, seguita dalla svizzera Lara Gut e dalla statunitense Julia Mancuso. Nei mesi successivi Sofia Goggia entra definitivamente nella squadra italiana di Coppa del Mondo e il 30 novembre 2013 ottiene i suoi primi punti in questa competizione arrivando settima a Beaver Creek, nel supergigante. Poco dopo, però, arriva un altro grave infortunio con la rottura del crociato del ginocchio sinistro. Salta così le prime gare della stagione 2014-2015 ma ancora una volta è costretta a chiudere la stagione anticipatamente, nel gennaio 2015, per via di una cisti nel ginocchio sinistro, quello precedentemente operato.

La prima medaglia Mondiale

Soltanto nel biennio 2015-2016 Sofia Goggia riesce a disputare la sua prima stagione completa in Coppa del Mondo, ottenendo ottimi piazzamenti specie in slalom gigante. Il 26 novembre 2016 sale per la prima volta in carriera sul podio nel massimo circuito: è suo il terzo posto a Killington in slalom gigante. Non tardano ad arrivare così le prime vittorie: il 4 e 5 marzo 2017 a Pyeongchang-Jeongseon in discesa libera e supergigante. Risultati strepitosi che le permettono di chiudere la stagione al terzo posto della classifica generale, con 1197 punti. Si tratta tutt’oggi del record assoluto per un'atleta italiana, precedentemente appartenuto a Deborah Compagnoni.  Sempre nel 2017 è sua l'unica medaglia della spedizione italiana ai Mondiali di Saint Moritz con un bronzo nello slalom gigante.  

L'oro olimpico e la seconda medaglia Mondiale

La stagione 2017-2018 è quella della definitiva consacrazione: ai Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018, sua prima presenza a cinque cerchi, Sofia Goggia vince la medaglia d'oro nella discesa libera, precedendo la norvegese Ragnhild Mowinckel e la statunitense Lindsey Vonn, la favorita assoluta. Un primo posto che tra gli azzurri mancava in questa disciplina dal 1952. Nella stessa stagione, in Coppa del Mondo, vince tre gare, ma ottiene anche quattro argenti e due bronzi: risultati che le garantiscono la vittoria finale in Cdm di discesa libera, arrivata proprio ai danni della fuoriclasse americana Lindsey Vonn. Nel 2019, dopo aver superato l’ennesimo infortunio, a Garmisch-Partenkirchen sale due volte sul podio in Coppa del Mondo. Poi, ai Mondiali di Are vince la medaglia d'argento nel supergigante.

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