
Italia-Germania, 40 anni fa il trionfo Azzurro nella finale dei Mondiali 1982. FOTO
L’11 luglio del 1982 gli Azzurri superarono i tedeschi per 3-1 nella decisiva partita di Madrid e conquistarono il terzo titolo mondiale: ecco i momenti salienti di quel giorno, rimasto impresso nella memoria collettiva di un’intera nazione

Un Mondiale rimasto nella storia. Sono passati quarant’anni da uno dei campionati del mondo di calcio più iconici: quello disputatosi in Spagna nel 1982, al quale ha preso parte anche la nostra nazionale, che poi ha vinto la manifestazione e la sua terza coppa del mondo. Il Mondiale era organizzato in due fasi con due gironi all’italiana, prima a 4 squadre e poi a 3, le semifinali e la finale, da disputare allo stadio Bernabeu di Madrid
GUARDA IL VIDEO: 1982 ANDATA e RITORNO: lo speciale (prima parte)
L’Italia arrivò in Spagna con un carico di polemiche non indifferente: l’eco degli scandali, che aveva colpito il nostro calcio a inizio decennio, non si era sopito e uno dei protagonisti scelti dal ct Enzo Bearzot era proprio Paolo Rossi, centravanti della Juventus, che veniva da una sospensione di due anni. Per questo i giornali italiani rimproveravano al ct di non aver chiamato né Evaristo Beccalossi né Roberto Pruzzo, centravanti della Roma e capocannoniere quell’anno
GUARDA IL VIDEO: 1982 ANDATA E RITORNO: lo speciale (seconda parte)
La prima fase non fu eccezionale: nel primo girone con Polonia, Camerun e Perù l’Italia raccolse soltanto tre pareggi e si qualificò alla seconda fase grazie a un maggior numero di reti segnate rispetto alla nazionale africana
"11 luglio 1982", racconto a fumetti del trionfo Mondiale dell'Italia
L’Italia si trovò così ad affrontare un mini-girone con Argentina e Brasile allo stadio Sarrià di Barcellona. Due partite nelle quali l’Italia riuscì a imbrigliare prima Maradona e poi Zico, stelle delle due nazionali sudamericane, e a sbloccare Paolo Rossi, fin lì rimasto a secco: fu il centravanti della Juventus il mattatore della memorabile sfida contro i brasiliani, il 5 luglio, decisa da una sua tripletta. Due vittorie e l'Italia fu in semifinale
Mondiale '82, come un volo di andata e ritorno nella nostra memoria
La semifinale con la Polonia, giocata al Camp Nou di Barcellona, fu gestita con relativa semplicità e chiusa con un tranquillo 2-0, con doppietta sempre di Rossi
1982 ANDATA E RITORNO: lo speciale di Sky TG24 sul Mondiale di Spagna
Ed eccoci alla finale dell'11 luglio. L’undici iniziale italiano con il quale Bearzot scelse di affrontare la Germania Ovest era composto da Zoff in porta, Scirea libero e in difesa Cabrini, Collovati, Gentile e Bergomi, a centrocampo Oriali, Tardelli e Conti e in attacco Rossi e Graziani
Mondiali 1982, da Zoff a Conti: cosa fanno oggi i giocatori dell'Italia campione del mondo
L’inizio dell’Italia non promise bene: prima uscì Graziani per infortunio e gli subentrò Altobelli che, pochi minuti dopo, tentò di servire Conti in area ma venne atterrato da Briegel. L’arbitro brasiliano Coelho fischiò rigore e sul dischetto si presentò Cabrini che però calciò la palla fuori, alla sinistra del portiere tedesco Schumacher
Ascolta il Podcast di 1982 - ANDATA E RITORNO
La partita si sbloccò nella ripresa: al 57’ segnò ancora Rossi su assist di Gentile, portando in vantaggio l’Italia grazie a una punizione battuta a sorpresa a centrocampo

Dodici minuti più tardi l’Italia raddoppiò: Scirea condusse un'azione di contropiede e servì Tardelli, che dal limite dell’area insaccò alla sinistra di Schumacher. L’esultanza del numero 14 azzurro, che urlò gridando "Gol!", sarebbe rimasta celebre

A chiudere il tris azzurro il gol di Altobelli, che segnò all’81’ su assist di Conti in un’azione di contropiede

Sugli spalti il presidente della Repubblica Sandro Pertini scattò in piedi e fece segno al re Juan Carlos di Spagna, seduto in mezzo tra lui e il cancelliere tedesco Helmut Schimdt, dicendo “Non ci prendono più”. Di lì a poco la Germania avrebbe segnato il gol della bandiera con il centrocampista Breitner

Ad alzare la terza Coppa del Mondo italiana (dopo quelle del 1934 e del 1938 e prima di quella del 2006) il quarantenne Dino Zoff, portiere della Juventus e capitano della nazionale

Sul volo di ritorno dalla Spagna, iconica anche la celebre partita a scopone tra il presidente Pertini, il ct Bearzot, Zoff e il centrocampista dell’Udinese Franco Causio. Chi vinse quella partita? Il duo formato dal commissario tecnico e dal “Barone”, che sconfissero il capo dello Stato e il capitano della nazionale. "Il presidente era bravo ma perdemmo per colpa sua, Causio riuscì a fregarlo", fu l’ammissione di Zoff in un’intervista al Secolo XIX del marzo 2016