Formula 1: tutto quello che c'è da sapere sul mondiale 2019

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Sebastian Vettel (5) e Charles Leclerc (16) sulle due monoposto Ferrari durante il GP in Australia (Getty Images)

Il campione in carica Lewis Hamilton, su Mercedes, tenterà di vincere il quinto titolo in sei anni. Ad insediarlo il compagno di scuderia Valtteri Bottas ma anche i due piloti Ferrari. Ecco il nuovo regolamento e le gare di questa stagione

Tutti alla rincorsa di Lewis Hamilton e della sua Mercedes. Il mondiale di Formula 1 del 2019 è iniziato lo scorso 17 marzo in Australia e sarà caratterizzato dal tentativo dei piloti delle altre scuderie, primi tra tutti quelli della Ferrari, di spodestare il campione in carica. Il 33enne di Stevenage si è aggiudicato quattro degli ultimi cinque campionati e sembra avere tutta l'intenzione di non mollare la presa. Nei primi due gran premi della stagione 2019, infatti, Hamilton è arrivato secondo a Melbourne, alle spalle del compagno di scuderia Valtteri Bottas, e ha trionfato in Bahrain al termine di una gara che era stata dominata da Charles Leclerc. Il 21enne pilota francese, alla prima stagione in Ferrari, si è dovuto accontentare della terza piazza a causa di problemi tecnici alla sua vettura a pochi giri dal traguardo. L’attuale classifica piloti vede ai primi due posti i piloti Mercedes, Bottas e Hamilton, con rispettivamente 44 e 43 punti, seguiti da Max Verstappen su Red Bull con 27. Nonostante la Ferrari non annoveri per il momento nessun pilota tra i primi tre, occupa la seconda posizione nella classifica costruttori con 46 punti, alle spalle della Mercedes che ne ha 87.

Il nuovo regolamento

Per questa stagione sono state previste una serie di novità. La classifica piloti, come gli anni precedenti, è basata su un sistema di punteggio che viene decretato dal piazzamento in ogni singola gara. Prendono punti i primi 10 in classifica: 25 per il primo, 18 per il secondo, 15 per il terzo, 12 per il quarto, 10 per il quinto, 8 per il sesto, 6 per il settimo, 4 per l'ottavo, 2 per il nono e 1 per il decimo. A differenza degli anni precedenti, e come dal 1950 al 1959, viene assegnato un punto al pilota che effettua il giro veloce in gara, ma solo se taglia il traguardo tra i primi dieci. Quest'ultima limitazione è stata inserita per evitare giochi strategici particolari e confusione. La classifica costruttori, invece, viene calcolata sommando i punti ottenuti dai singoli piloti di ciascuna scuderia. I cambiamenti del regolamento riguardano soprattuto gli aspetti tecnici delle autovetture. Quest'anno, infatti, sono state inserite alcune modifiche che riguardano l'aerodinamica, in particolare sono state imposte nuove norme a proposito dell'ala anteriore, della posteriore, delle prese d'aria dei freni e dei deflettori davanti alle fiancate. L'obiettivo della Federazione Internazionale dell'Automobile (Fia) è rendere più facili e più frequenti i sorpassi. Sempre in quest'ottica, è stato esteso il peso massimo del carburante da 105 chilogrammi e 110 per permettere ai piloti di sfruttare per più tempo le prestazioni del motore. Inoltre, il nuovo regolamento prevede un peso minimo di 80 chilogrammi per i piloti, che in caso non raggiungessero la soglia verranno zavorrati con dei pesi all'interno della monoposto fino ad arrivare al peso indicato. Per quanto riguarda la gara, invece, dopo un periodo di Safety Car (la macchina che entra in pista durante la gara a seguito di un incidente per garantire le condizioni di sicurezza), i piloti non potranno più superare dopo aver oltrepassato la 'safety car line', ma solamente una volta transitati sul rettilineo di partenza.

Le qualifiche e il Trofeo Pole FIA

La griglia di partenza in gara è determinata dalle prestazioni durante le qualifiche dei giorni precedenti dei singoli piloti. Le monoposto possono incorrere in penalità nel caso in cui sostituiscano degli elementi della power unit, una tecnologia che consente alle autovetture di risparmiare sensibilmente sui consumi, sfruttando una componente elettrica che permette di avere dell’energia aggiuntiva. Per la prima sostituzione non consentita di un elemento, la monoposto viene penalizzata di 10 posizioni, mentre per le volte successive, il pilota avrà cinque posizioni di penalità sulla griglia. Quando si incorre in una penalità di 15 posizioni, la monoposto parte dal fondo della griglia di partenza. Quest'anno, però, se sono più di uno a dover partire per ultimi, viene avvantaggiato chi ha il miglior tempo in qualifica. Un modo per spingere le scuderie a far partecipare comunque i propri piloti alle qualifiche anche in caso di penalizzazione.

Anche quest'anno verrà assegnato il Trofeo Pole FIA al pilota che nella stagione ha ottenuto il maggior numero di pole position, ossia di prime posizioni nelle qualifiche, che permettono di partire davanti a tutti in gara. Nel caso di parità, il premio verrà assegnato a chi ha collezionato più secondi posti.

Le gare

Il mondiale del 2019 prevede 21 Gran Premi che si disputano in altrettanti Paesi. L'orario di partenza quest'anno è stato spostato di 10 minuti, ragione per la quale nelle gare che si disputeranno in Europa il semaforo verde scatterà sempre alle 15:10. Il cambiamento è stato deciso per evitare la sovrapposizione oraria con la MotoGp. La stagione è iniziata ufficialmente con le prove libere per il Gp di Melbourne, in Australia, il 15 marzo e terminerà il 1° dicembre sulla pista di Abu Dhabi. Durante l'estate sarà prevista una pausa estiva dal 4 agosto fino al 1° settembre, dopo la quale si terrà il GP Italia, l'8 settembre alle ore 15.10.

Le scuderie

Le scuderie in gara sono 10 con due piloti ciascuna. La squadra da battere è quella Mercedes che alla guida delle sue due monoposto ha il campione in carica Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Subito dietro, stando ai test effettuati prima della stagione ed alle prime apparizioni, ci dovrebbero essere i due piloti Ferrari, il tedesco Sebastian Vettel e il francese Charles Leclerc. Molto insidiose, come sempre negli ultimi anni, saranno le monoposto della Red Bull, con alla guida Max Verstappen e Pierre Gasly. L'unico pilota italiano del mondiale è Antonio Giovinazzi, che insieme a Kimi Räikkönen, corre per la svizzera Alfa Romeo. L'altra scuderia italiana, insieme alla Ferrari, non è infatti quest'ultima ma la Toro Rosso che quest’anno ha affidato le proprie monoposto a Daniil Kvjat e Alexander Albon.

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