
Champions League, le finali più entusiasmanti della storia della competizione. FOTO
Dalla rimonta del Manchester United contro il Bayern Monaco a quella del Liverpool a Istanbul contro il Milan, alcune finali di Champions League sono entrate nella storia del calcio. IL FOTORACCONTO

1992/93. È la prima, storica, edizione della nuova Champions League. Dopo gli ottavi di finale, una fase a gironi porta alla finale di Monaco di Baviera. Il Milan arriva da favorito, imbattuto (come il Bayern nel 2020) e con un solo gol subito. I francesi dell’Olympique Marsiglia, invece, hanno già battuto i rossoneri ai quarti di Coppa dei Campioni nel '91. Capello non convoca Gullit e non schiera l'ex Papin, in attacco Van Basten in quella che sarà la sua ultima gara ufficiale. Il Marsiglia vince con il gol di testa del difensore Basile Boli
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1993/94. Una finale si può perdere, due no. O almeno è quello che pensa il Milan ad Atene. Dall’altra parte però c’è il super favorito Barcellona di Johan Cruijff. Per i catalani diventa presto un incubo in cui non sanno da che parte guardare: nel primo tempo Massaro realizza una doppietta, nella ripresa ci pensano Savićević e Desailly ad archiviare il 4-0. I rossoneri (privi di Costacurta e Baresi) vincono la quinta Coppa dei Campioni giocando una delle più belle partite della loro storia
Champions League, le squadre che ne hanno vinte di più. FOTO.jpg?im=Resize,width=335)
1995/96. Dopo 9 anni lontana dalla Coppa dei Campioni, la Juventus di Marcello Lippi torna e arriva alla finale contro l’Ajax campione in carica. Si gioca allo Stadio Olimpico di Roma davanti a 68mila spettatori. L’orologio non segna ancora il quarto d’ora che Ravanelli ha già segnato l'1-0
Finale Champions League 2022, quando e dove si gioca la partita
1995/96. La felicità del vantaggio sfuma poco prima di rientrare negli spogliatoi per colpa del gol di Litmanen e il secondo tempo non regala troppe emozioni, così come i supplementari. Ci vogliono i rigori per deciderla e qui i bianconeri non ne sbagliano neanche uno. La Juventus può finalmente alzare la sua seconda coppa, questa volta con un sorriso sulla bocca dopo la tragedia dell’Heysel
Tutte le squadre vincitrici della Champions League. FOTO
1998/99. Al Camp Nou di Barcellona se la giocano Manchester United e Bayern Monaco, entrambe vincitrici dei propri campionati e coppe nazionali. Il Bayern mette le cose in chiaro al 6', con il gol di Basler, e domina senza preoccuparsi troppo del maggiore pressing dello United nel secondo tempo. Le migliori occasioni sono del Bayern, tutte sprecate
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1998/99. Arrivati ormai al 90' la partita sembra finita. La riserva Sheringham decide però di pareggiarla in mischia al 91'. L’aria si fa rovente e al 93' su cross di Beckham, il norvegese Solskjær piazza la zampata storica e regala una clamorosa vittoria in rimonta allo United

2001/02. La decima edizione della rinominata competizione va in scena tra Real Madrid e Bayer Leverkusen. All'Hampden Park di Glasgow i Blancos provano da subito a portarsela a casa con un gol di Raúl all’8’ La reazione dei tedeschi arriva al 13' con Lúcio che pareggia. Sul finire del primo tempo ci pensa Zidane (foto) con un gol straordinario all’incrocio dei pali a chiuderla e a regalare la nona Coppa agli spagnoli. Da ricordare anche la sostituzione del portiere César infortunato, in favore di un giovanissimo Casillas che para tutto quello che gli capita a tiro

2002/03. All’Old Trafford di Manchester è l’ora della finale tutta italiana tra Juventus e Milan. I rossoneri si portano avanti con un gol di Inzaghi che viene però annullato per un fuorigioco di Rui Costa. Partita tattica dominata per la prima parte dal Milan. Verso metà gara la Juventus (priva del faro Nedved, che sarà Pallone d’Oro a dicembre) cresce ma i tempi regolamentari si concludono 0-0. Anche dopo i supplementari, nonostante due occasioni per la Juventus, si chiude con un nulla di fatto. La partita si decide ai rigori
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2002/03. Dida annulla il rigore di Trezeguet, Serginho batte Buffon. Birindelli riporta il match in equilibrio e Buffon para il tiro di Seedorf. Gli errori di Zalayeta e Montero complicano la situazione per i bianconeri; li tiene in vita Buffon con la parata sul tiro di Kaladze, ma Nesta segna. Del Piero non sbaglia, ma non sbaglia neanche Shevchenko, che regala al Milan la sesta Coppa dei Campioni a nove anni dall'ultimo successo continentale
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2004/05. Quella di Istanbul è una finale che fa molto male ai tifosi rossoneri e che ha stupito tutto il mondo del calcio. Il Milan è favorito e negli spogliatoi, alla fine del primo tempo, ci va in vantaggio per 3-0. Primo tempo dominato, aperto con la marcatura di Maldini al primo minuto, poi Crespo ne segna due: uno al 38’ e uno al 44’. Sembra fatta, il Liverpool è senza parole
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2004/05. Il secondo tempo sembra ancora in mano ai rossoneri fino almeno al 54’, quando Gerrard segna il primo gol. Due minuti dopo ci pensa Smicer a raddoppiare e 4 minuti dopo Alonso pareggia sulla ribattuta di un rigore. I tempi regolamentari finiscono sul 3-3, i supplementari li gestisce meglio il Milan che però non riesce a chiudere la gara. Serginho e Pirlo falliscono il loro rigore mentre per il Liverpool sbaglia solo Riise. Shevchenko questa volta non è perfetto come a Manchester: il polacco Dudek para e Istanbul diventa un incubo

2005/06. Barcellona-Arsenal si gioca allo Stade de France di Parigi. La partita si mette subito a favore dei catalani che dopo meno di venti minuti si ritrovano in superiorità numerica per l'espulsione del portiere Lehmann, che stende Eto’o lanciato a rete. In vantaggio ci vanno i Gunners con un gol di Campbell. È Henrik Larsson l’uomo che regala ai blaugrana la Coppa. Entra e in quindici minuti serve l'assist del pari a Eto'o e quello del sorpasso a Belletti. Incredibile da pensare ma sarà l’unica Champions League di Ronaldinho

2006/07. Di nuovo Atene, come nel 1994, di nuovo Liverpool, come nel 2005. Il Milan due finali di fila non le sbaglia, e, nonostante una buona partita degli inglesi, sono i rossoneri - con il loro giocatore più cinico - a portarsi a casa la settima coppa. Inzaghi segna al 45’ e al 82’, i Reds accorciano all’89’ ma non c’è più niente da fare: la rivincita è compiuta. Quella del 2007 è l’ultima Coppa dell’era Berlusconi, la seconda in cinque anni su tre finali giocate

2007/08. La prima Champions di Cristiano Ronaldo arriva a Mosca contro il Chelsea. Cristiano segna al 25’ ma Lampard non lo lascia andare sereno negli spogliatoi. L’1-1 non si sblocca e dopo i supplementari ci sono i rigori. Incredibilmente, è proprio il campione portoghese (che quell’anno vincerà il primo Pallone d’Oro) a sbagliare il penalty. Ma al momento decisivo, il capitano del Chelsea Terry scivola sul dischetto e rimette in gara lo United. Van der Sar para su Anelka e la vittoria è del Manchester United di Sir Alex Ferguson

2009/10. A Madrid, l’Inter arriva con in tasca campionato e Coppa Italia, una vittoria epica in semifinale contro il Barcellona e un'ottima forma atletica. Il Bayern Monaco di Van Gaal ha una prima occasione al 9’ ma c’è sostanziale equilibrio tra le due squadre in campo. Al 18' ci prova Sneijder, ma è Diego Milito che al 35’ porta i nerazzurri in vantaggio

2009/10. Nella ripresa i tedeschi provano a portare la partita in pareggio senza successo. Al 70’, l’Inter la chiude: Eto'o serve Milito fuori dall'area, l'argentino avanza, salta Van Buyten e calcia di destro mandando il pallone in basso alla sinistra di Butt. L’Inter è sul tetto d’Europa per la terza volta nella sua storia, ma questa volta con in mano il Triplete, diventando la prima (e fin qui unica) squadra italiana ad averlo ottenuto
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2011/12. Il Bayern riprova l’assalto alla Champions League e a sfidarlo c’è il Chelsea di Di Matteo. I tedeschi giocano in casa, all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. All'83’ Müller porta in vantaggio i tedeschi e sembra fatta: mancano poco più di 10 minuti. All’88’ però Drogba spegne i festeggiamenti casalinghi. I supplementari portano la partita ai rigori. Il Chelsea apre sbagliando con Mata ma poi non fallisce più. Il Bayern, invece, apre bene ma chiude malissimo e la Champions se la mettono in bacheca Drogba e il tecnico italiano Di Matteo
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2013/14. La finale è un derby tra le due squadre di Madrid: il Real e l’Atletico. Si gioca, a “casa” di Cristiano Ronaldo, a Lisbona. Godin segna al 36’ quello che sembra essere il gol vittoria, come accaduto nella Liga, ma Sergio Ramos gli rovina i piani e in peno recupero (foto) segna il gol del pareggio. Ai tempi supplementari la musica suona solo per il Real che segna al 110’ con Bale, al 118’ con Marcelo e al 120’ su rigore con Ronaldo. I Blancos di Ancelotti vincono la Décima, per l’Atletico inizia la maledizione dei derby europei
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2017/18. A Kiev si sfidano Real Madrid e Liverpool. In uno scontro tra Ramos e Salah, l’egiziano si infortuna alla spalla e deve abbandonare. Ma è Loris Karius, portiere del Liverpool vittima di una commozione cerebrale dopo uno scontro di gioco, a diventare l’eroe in negativo. Al 51’ un rilancio mal gestito finisce sulle gambe di Benzema che conclude nella porta vuota. Mané segna il gol del pari ma Bale riporta in vantaggio i Blancos con una rovesciata splendida. Un altro errore di Karius sempre su Bale consegna al Real di Zidane la terza Champions League di fila

2019/20. La finale vede contrapporsi il Bayern Monaco e il Psg: a rendere memorabile la partita non è però lo spettacolo dentro al campo, ma quello tutto intorno. È infatti la prima finale di Champions League a disputarsi a porte chiuse e in piena estate: il torneo, a causa dello scoppio della pandemia di Covid-19, si è infatti concluso il 23 agosto nella “bolla” di Lisbona dopo una lunga sospensione. A vincere sono stati i bavaresi grazie a un gol di Coman
Psg-Bayern Monaco 0-1: video, gol e highlights della finale di Champions League