
Francia squadra da battere. Brasile e Argentina per riportare il titolo fuori dall'Europa. Spagna e Germania tra conferme e promesse stuzzicanti. La lista delle pretendenti è lunga e variegata. Per un Mondiale che, anche senza l'Italia, promette spettacolo, favorito dal grande equilibrio. Ecco le selezioni destinate a giocarsi la Coppa del Mondo

FRANCIA - Campione in carica e favoritissima per il bis, la Francia di Didier Deschamps si presenta in Qatar con l'etichetta di squadra da battere. L'attacco formato da Karim Benzema e Kylian Mbappé, con ogni probabilità il più forte del torneo, può contare pure sull'esplosività di Nkunku e la concretezza di Giroud. Senza dimenticare l'estro di Ousmane Dembélé e Coman e l'esperienza di Griezmann. A centrocampo via al ricambio generazionale, con gli indisponibili Pogba e Kanté sostituiti dai baby del Real Madrid in rampa di lancio, Camavinga e Tchouameni. Corazzata
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BRASILE - Dopo il flop russo di quattro anni fa, il Brasile di Tite va a caccia di riscatto e si presenta ai nastri di partenza con l'obiettivo dichiarato di arrivare fino in fondo. Leader designato Neymar, chiamato alla prima vera affermazione internazionale da primo violino. Attorno a lui l'imbarazzo della scelta, con Juan Jesus, Richarlison, Raphinha, Vinicius e Antony. Dietro, a dare solidità, l'esperienza di Thiago Silva e Marquinhos, con l'eterno Dani Alves e il trio juventino Danilo-Alex Sandro-Bremer
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ARGENTINA - Non si nasconde l'Argentina di Lionel Scaloni, allenatore arrivato sulla panchina dell'Albiceleste come traghettatore e protagonista inatteso della striscia record da 35 risultati utili consecutivi. Ultima chanche per Leo Messi di portare a casa l'unico alloro mancante di una carriera incredibile. Al suo fianco Lautaro Martinez, protagonista assoluto delle qualificazioni e tra più attesi del Mondiale, e la consueta classe di Angel Di Maria. Fuori per infortunio Lo Celso, la grande incognita resta quella legata alle condizioni di Paulo Dybala

PORTOGALLO - Dici Messi e non puoi non pensare a Cristiano Ronaldo. Il Portogallo di Fernando Santos si è qualificato solo ai playoff, complice l'impresa della Serbia, ma resta squadra dal potenziale altissimo. Oltre alla sete di rivincita di Cr7, caduto in disgrazia allo United, il ct lusitano può contare sulla qualità di Bruno Fernandes e Bernardo Silva sulla trequarti e sull'imprevedibilità offerta da Joao Felix e Leao. Squadra completa anche negli altri reparti, con la solidità garantità da William Carvalho e Ruben Dias e i piedi buoni di Cancelo

INGHILTERRA - Chiamata a confermarsi dopo la finale agli Europei, l'Inghilterra di Gareth Southgate ha scelto la linea della continuità. Fuori gli "Italiani" Abraham, Smalling e Tomori, il selezionatore dei Tre Leoni si aggrappa ancora ai gol di Harry Kane, tra i favoriti per il trono di capocannoniere. Qatar che potrà essere la vetrina per la definitiva consacrazione internazionale delle stelline Foden e Bellingham. Qualche incognita sulla retroguardia, affidata ai soliti Maguire e Stones

SPAGNA - L'uomo copertina della Spagna pare essere ancora una volta Luis Enrique, pronto a estrarre il coniglio dal cilindro dal tanto talento diffuso tra i reparti della Roja. In avanti sembra essere l'occasione buona per Alvaro Morata, mai come stavolta pronto a partire con i galloni da titolare e chiamato a fare da chioccia ai tanti ragazzini alle sue spalle. Da Gavi a Pedri, passando per Dani Olmo, tanti i nomi da tenere d'occhio per il presente e per il futuro

GERMANIA - Altra squadra con le potenzialità per fare tanta strada, la Germania di Hans-Dieter Flick affronterà proprio la Spagna in una delle sfide più affascinanti dei gironi. Senza un vero numero 9, complice l'infortunio a Timo Werner, spazio davanti agli scambi stretti e all'imprevibilità di Leroy Sané, forse il più atteso dei suoi, Gnabry e Musiala. Occhio al 17enne Moukuku e al più stagionato Fullkrugg, convocazione dell'ultim'ora dopo i gol a raffica col Werder Brema

BELGIO - Ultima chiamata per una generazione. Da anni il Belgio di Roberto Martinez è atteso allo step finale, con la conquista di un trofeo che sancirebbe la piena affermazione di un movimento in crescita costante nell'ultimo decennio. Se le prestazioni di Kevin De Bruyne continuano a essere stellari, tuttavia, preoccupano gli scricchiolii dei partner storici, con Romelu Lukaku tormentato dagli infortuni e una carriera in fase calante per Hazard e Mertens. Che sia l'occasione del rilancio per Charles De Ketelaere dopo lo stentato avvio di stagoione col Milan?

OLANDA - L'Olanda di Louis van Gaal parte a fari spenti, ma non troppo. Squadra fresca e desiderosa di rivincite dopo la mancata qualificazione a Russia 2018, la selezione oranje è zeppa di qualità, tra il fosforo di Frenkie de Jong e la fantasia di Memphis Depay. Hype alle stelle per il classe 1999 Cody Gakpo, baby talento del Psv Eindhoven, capace in questa stagione di tenere il passo per medie realizzative di Erling Haaland. Con van Dijk e de Ligt anche la difesa offre garanzie più che sufficienti
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DANIMARCA - In un'ideale top 10, l'ultima squadra con ambizioni di finale sarebbe stata l'Italia di Roberto Mancini, unica grande assente dopo il drammatico playoff perso con la Macedonia del Nord. Occhio allora alla Danimarca di Kasper Hjulmand, già rivelazione lo scorso anno agli Europei e tradizionalmente un osso duro per la fase a eliminazione diretta. Uomo simbolo, neanche a dirlo, Christian Eriksen, alla sua seconda vita dopo l'incubo vissuto proprio all'ultima rassegna continentale
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