Il suo curriculum sportivo ha dell’incredibile:1115 titoli italiani, 31 europei, 11 mondiali, 4 record mondiali ancora suoi. Gli studi condotti finora rivelano fibre muscolari paragonabili a quelle di una 70enne, ma con un’ossigenazione di una 20enne. E il suo caso appassiona gli esperti
A 92 anni Emma Maria Mazzenga continua a correre più veloce del tempo che passa. Ex professoressa di chimica e nonna, il suo curriculum sportivo ha dell’incredibile. 115 titoli italiani, 31 europei, 11 mondiali, 4 record mondiali ancora suoi. Numeri che non bastano a descrivere la leggenda di una donna che, da decenni, sfida il passare degli anni. La sua resistenza e i risultati ottenuti hanno richiamato l’attenzione del Washington Post, di università e laboratori, in Italia e negli Stati Uniti. Perché correre così a 92 anni è qualcosa che va oltre l’eccezione sportiva: è un rebus scientifico. Gli studi condotti finora rivelano fibre muscolari paragonabili a quelle di una 70enne, ma con un’ossigenazione di una 20enne. I mitocondri, i piccoli “motori” delle cellule, funzionano come se il tempo non fosse mai passato. Una rarità che gli esperti considerano un mix irripetibile di genetica, allenamento costante e stile di vita equilibrato.
Nuovi studi per capire il segreto della sua longevità
La storia di Emma è semplice e straordinaria al tempo stesso: ha cominciato a correre a 19 anni, ha rallentato per dedicarsi a famiglia e insegnamento, ma non ha mai mollato davvero. Il suo segreto sta nel motto che ripete a chi le chiede la ricetta della longevità: "Mai fermarsi, anche per un giorno", come ha ricordato durante l'edizione del TEDXSalon 2022 a Padova. Movimento quotidiano, alimentazione sana senza eccessi, visite di controllo e – soprattutto – la gioia che le dà lo sport. Per gli scienziati il suo caso è una miniera d'oro: a ottobre nuovi studi all’Università di Padova e negli Stati Uniti proveranno a capire come la “nonna più veloce del mondo” riesca a mantenere un equilibrio così raro tra corpo e mente.