Ciclismo, Eddy Merckx compie 80 anni: vita e imprese del "Cannibale" delle due ruote

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Un elenco sterminato di successi con 445 vittorie su strada (più 80 su pista) su 1800 gare alle quali ha partecipato, alimentando la leggenda del campione che non voleva lasciare nulla agli avversari

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Eddy Merckx, detto il “Cannibale” per la sua insaziabile fame di vittorie che lo ha portato sulle vette del ciclismo, compie 80 anni. "Quel soprannome lo inventò la figlia piccola di un mio rivale...", ha avuto modo di rivelare. Ora, il suo compleanno rappresenta un evento in Belgio, dove è una leggenda vivente al punto da essere ricevuto da re Filippo nel castello di Laeken. L'elenco dei suoi successi è sterminato con 445 vittorie su strada (piu' 80 su pista) su 1800 gare alle quali ha partecipato, alimentando la leggenda del campione che non voleva lasciare nulla ai gregari. Vale la pena citare i cinque Tour de France (1969, 1970, 1971, 1972 e 1974), i cinque Giri d'Italia (1968, 1970, 1972, 1973 e 1974) come Alfredo Binda e Fausto Coppi; e poi una Vuelta, un Giro di Romandia, tre campionati del mondo su strada e trentatré classiche tra le quali più volte la Milano-Sanremo (7), la Liegi-Bastogne-Liegi (5) e la Parigi-Roubaix (3). E' l'unico ad aver realizzato la doppietta Giro-Tour per tre volte, nel '70, nel '72 e nel '74. Insomma una carriera leggendaria che lo ha portato ad essere definito il più grande ciclista di tutti i tempi, amato non solo per il suo talento ma anche per la sua umanità. 

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