Bruno Pizzul, le frasi celebri delle sue telecronache sportive

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Partendo da «Tutto molto bello» (pronunciato per elogiare lo spettacolo in campo) a «Bandolo della matassa» (trovato dal giocato che trova la soluzione in un momento critico), sono tantissimi i modi di dire del giornalista sportivo entrati nel lessico calcistico

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Aveva un modo unico di raccontare le partite, che attraverso le sue espressioni, le sue frasi, i suoi commenti, sono diventate indelebili nella memoria dei tifosi e non solo. Bruno Pizzul, morto oggi a 86 anni, storica voce del giornalismo sportivo italiano, è stato anche per questo un punto di riferimento per tanti colleghi, e i suoi modi di dire sono diventati un riconoscibile "marchio di fabbrica", entrati nel lessico calcistico comune.

I suoi modi di dire

Partendo da "Tutto molto bello" (pronunciato per elogiare lo spettacolo in campo) a "Grappolo d’uomini" (la mischia in area di rigore prima di un calcio d'angolo), poi "Cincischia" (il perder tempo con la palla fra i piedi), e "Bandolo della matassa" (dal giocatore che trova la soluzione in un momento critico), "Sventola da fuori" (a indicare un gran tiro dal fuori area), senza dimenticare "partiti" e "ed è gol".

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Dal Mondiale 1990 alla tragedia allo stadio Heysel

Bruno Pizzul è stato la voce delle notti incredibili del Mondiale 1990 e non solo: per 16 anni ha raccontato le partite dell'Italia, dal 1986 al 2002, ultima delle quali Italia-Slovenia del 21 agosto 2002. Pizzul ha commentato le partite dell'Italia in cinque campionati del mondo. Si ricorda il suo "... e segna, segna Roberto. Roberto Baggiooooo al 42' del secondo tempo" al gol che ha pareggiato i conti negli ottavi di finale di Usa '94 contro la Nigeria.

Anche la finale nei Mondiali '94 persa dagli azzurri, contro il Brasile, è commentata da Pizzul con amarezza: "E quindi il Brasile è campione del mondo… Purtroppo, ancora una volta ai rigori, la Nazionale italiana esce sconfitta". Era stata anche la voce della tragedia allo stadio Heysel di Bruxelles, nella finale della coppa dei campioni Juventus-Liverpool nel 1985, dove toccò a lui dare la notizia: "E ora purtroppo una notizia che debbo dare, perché è ufficiale, viene dall’Uefa. Ci sono 36 morti. Una cosa rabbrividente, inaudita. E per una partita di calcio".

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