Campione del mondo per ben due volte e detentore di sei titoli italiani, l'atleta pugliese si è spento a Fasano nella notte tra il 4 e il 5 febbraio, dopo una lunga malattia. Di Tano aveva conquistato il prestigioso Mondiale di ciclocross a Saccolongo nel 1979 e quello a Lembeek nel 1986, oltre a sei titoli nazionali e 200 vittorie complessive, di cui 56 su strada
Vito Di Tano, leggenda del ciclocross italiano, è morto all'età di 70 anni. Campione del mondo per ben due volte e detentore di sei titoli italiani, l'atleta pugliese si è spento a Fasano nella notte tra il 4 e il 5 febbraio, dopo una lunga malattia. Di Tano aveva conquistato il prestigioso Mondiale di ciclocross a Saccolongo nel 1979 e quello a Lembeek nel 1986, oltre a sei titoli nazionali e 200 vittorie complessive, di cui 56 su strada. Nel 1979 il "Gigante del fango" è stato insignito della medaglia d'oro al merito sportivo e nel 2010 ha riceviuto dal Coni la Palma di bronzo. I funerali si svolgeranno giovedì 6 febbraio nella parrocchia Santissima Maria del Carmine di Pezze di Greco, frazione di Fasano.
Addio a Vito Di Tano
“Nel nostro cuore ci sono tristezza e dolore: si è spento Vito Di Tano, grande campione di ciclocross e semplicità”, ha detto Paolo Guerciotti ricordando il campione di ciclocross. “Siamo tutti addolorati per questa perdita. Vito è stato prima mio corridore, poi nostro DS. Ma soprattutto è sempre stato il mio migliore amico. Un legame mai creato con nessun altro mio corridore. L’amicizia che ci legava era fraterna e andava oltre il ciclismo. Non è stato solo un campione sulla bici, bensì un grande uomo, ricco di valori. Vito lascia un grande vuoto nel mio cuore, in quello dei miei familiari e di tutto il ciclismo. Mi spiace solo che non ha potuto godersi la vittoria nel Mondiale di Mattia Agostinacchio, un obiettivo storico che poteva rappresentare il suggello della sua carriera da DS nell’ultimo anno che avrebbe voluto fare. Ora da lassù Vito veglierà su di noi”.
