Gli azzurri hanno conquistato una storica medaglia a Saalbach-Hinterglemm. Un successo emozionante, costruito manche dopo manche, che ha visto protagonisti Della Mea, Vinatzer e due giovani talenti: Collomb e Della Vite
Serata di gala a Saalbach-Hinterglemm, in Austria, con l'Inno di Mameli che risuona per l'oro dell'Italia nella gara a squadre. Un format spettacolare, introdotto nel 2005, che mette alla prova le abilità degli atleti in uno slalom gigante parallelo. Per Della Mea e Vinatzer è la seconda medaglia nel team event dopo il bronzo di Aare nel 2019.
Un percorso trionfale
Gli azzurri hanno dominato la competizione, superando l'Ucraina agli ottavi, la Francia ai quarti e la Svezia in semifinale. Contro gli svedesi, un brivido per il successo di misura, In finale molto brava Giorgia Collomb capace di battere nella prima run di sei decimi la forte svizzera Wendy Holdener (era stata oro nel 2019).. Nel secondo duello, lo svizzero Luca Aerni aveva battuto Della Vite di 29 centesimi, nella terza Delphine Darbellay aveva rifilato 1"55 a Della Mea. Nella quarta e decisiva manche Vinatzer ha saputo mantenere i nervi saldi lasciandosi alle spalle Tumler di 61 centesimi. Al termine l'Italia ha vinto con il tempo di 49"91, 45 centesimi in
meno della Svizzera

Approfondimento
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Emozioni iridate
Per Vinatzer, quella conquistata nella prima gara dei Mondiali è la terza medaglia iridata, dopo il bronzo del 2019 e quello del 2023 a Courchevel. Un risultato che conferma il talento dell'atleta azzurro e la crescita di tutto il movimento dello sci italiano.
