"Azzurro Davis", la Coppa nel racconto di otto scrittori

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Un libro che intreccia storie di campioni con riflessioni su politica, costume ed evoluzione sociale, dimostrando come il tennis sia stato parte integrante del racconto italiano

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Un'ora dedicata a storie, aneddoti, trionfi e momenti difficili. Alla fiera Più libri, più Liberi a Roma è stato presentato Azzurro Davis, un'opera che riunisce il racconto di otto scrittori sulle otto finali di Coppa Davis disputate dall'Italia del tennis, dal 1960 al 2023. In ogni capitolo - dedicato all'anno di una finale - viene rievocato il match tra narrazione sportiva e racconto socio-storico-culturale del Belpaese: politica, costume e spettacolo, eventi sportivi, evoluzione della società civile. 

L'evento

Alla presentazione del libro si sono alternati i diversi autori per il racconto di otto grandi storie sportive e umane, oltre alle imprese di Pietrangeli e Sirola, Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli, Gaudenzi, Sanguinetti, Nargiso e Pozzi, Sinner, Musetti, Sonego, Arnaldi e Bolelli. Ospite anche lo sceneggiatore Giovanni Veronesi. Al libro hanno collaborato otto giornalisti del collettivo Banfield: Lucio Biancatelli, Germana Brizzolari, Lorenzo Fabiano, Diego Mariottini, Matteo Mosciatti, Alessandro Nizegorodcew, Andrea Pelliccia, Carlo Rinaldi. Azzurro Davis non è solo un libro di tennis, ma un vero e proprio tributo allo sport: è una narrazione che esplora l’evoluzione dell’Italia e i cambiamenti che hanno plasmato il Paese negli ultimi sessant’anni. Intreccia storie di campioni con riflessioni su politica, costume ed evoluzione sociale, dimostrando come il tennis sia stato parte integrante del racconto italiano.

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La copertina del libro "Azzurro Davis"

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