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Giro delle Fiandre, Pogacar trionfa ancora in solitaria: Pedersen e Van der Poel sul podio

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I titoli di Sky TG24 del 6 aprile: edizione delle 13
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I titoli di Sky TG24 del 6 aprile: edizione delle 13
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Prova di forza del campione del mondo, che fa il vuoto dopo una serie di attacchi e stacca l'olandese, altro favoritissimo di giornata e solo terzo al traguardo a 1'02" dal vincitore. Per il corridore della UAE Emirates arrivano la rivincita della Milano-Sanremo e l'ottava Monumento in carriera

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Con un assolo da fuoriclasse sul Kwaremont Tadej Pogačar conquista il suo secondo Giro delle Fiandre, bissando il successo del 2023. Prova di forza del numero uno del ciclismo mondiale che si prende la rivincita su Mathieu Van der Poel, dopo la sconfitta nel testa a testa alla Milano-Sanremo. Al quinto attacco di giornata Pogačar fa il vuoto alle sue spalle a 18 chilometri dall'arrivo, fiaccando la resistenza dell'olandese  e degli atri protagonisti di giornata, regolati allo sprint degli inseguitori dal danese Mads Pedersen, che ottiene la seconda piazza a 1'02" dallo sloveno. Terzo gradino del podio per il campione uscente Van der Poel, che precede un generosissimo e ritrovato Wout Van Aert. Per il corridore della UAE Emirates è l'ottava Monumento, come nessun altro in attività: il bis al Fiandre eguaglia la doppietta alla Liegi-Bastogne-Liegi e va a far compagnia ai quattro Lombardia.

Pogacar
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Ora lo sloveno mette nel mirino la Parigi-Roubaix

Quella al Fiandre è la vittoria numero 93 in carriera per il campione del mondo,  che nel 2025 si era già imposto nell’Uae Tour e nella Strade Bianche. Domenica lo attende la sfida forse più difficile in carriera, con la sua prima partecipazione alla Parigi-Roubaix. Migliore degli italiani al traguardo ancora una volta Filippo Ganna, seppur meno brillante che alla Sanremo. Ottavo posto per il piemontese, mentre Davide Ballerini ha chiuso al decimo. "Oggi ho provato ad anticipare", ha detto Ganna dopo l'arrivo, "ma ho speso un sacco di energie e adesso ho bisogno di riposo in vista della Roubaix. Mi sono voluto portare avanti per gestire lo sforzo sui muri, ma le gambe non hanno risposto come avrei voluto. Comunque alla fine ho fatto il mio lavoro e sono soddisfatto di ciò che ho ottenuto".

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