
L'olandese resiste ai ripetuti attacchi del campione del mondo e con una volata poderosa bissa il successo del 2023 in via Roma. Straordinaria la prova dell'azzurro, che recupera nel finale e va vicinissimo alla sua prima Monumento
È Mathieu Van der Poel ad aggiudicarsi in una volata a ranghi ristretti la Milano Sanremo 2025, davanti a Filippo Ganna e Tadej Pogacar. Impresa da consegnare agli annali quella dell'ex campione del mondo olandese, che bissa il successo del 2023 in via Roma superando allo sprint i due compagni d'attacco sulla Cipressa. Inutili i ripetuti tentativi di Pogacar di staccarlo anche sul Poggio, con Van der Poel sempre pronto a rintuzzare le stilettate dello sloveno per poi prendersi il successo d'imperio sul rettilineo conclusivo. Straordinaria anche la prova di Pippo Ganna, rientrato sui due fenomeni proprio all'ultimo chilometro e mai così vicino ad aggiudicarsi la sua prima Monumento.
I numeri da record del trionfatore olandese
Per Van der Poel, come detto, è il secondo successo nella Classicissima di Primavera, dopo quello del 2023. Il corridore della Alpecin-Deceunink, al terzo trionfo consecutivo considerando la vittoria di Philipsen nel 2024, diventa il primo corridore a ripetersi nella Milano Sanremo da 15 anni a questa parte: l'ultimo fu lo spagnolo Oscar Freire, che nel 2010 fece il bis dell'impresa firmata tre anni prima. A 43 secondi dal terzetto giunto compatto al traguardo, la volata degli 'umani' è stata regolata da Michael Mattews, secondo un anno fa, davanti a Kaden Groves.

Ganna: "Ho dato tutto contro due campioni pazzeschi"
"Oggi ho dato tutto me stesso, fino alla fine, e la squadra è stata incredibile", ha commentato Ganna subito dopo l'arrivo. "Forse non avrei dovuto lasciare Van der Poel sul rettilineo finale, ma era una scheggia". "È stato un onore far parte di questo terzetto, sono due campioni pazzeschi", ha aggiunto l'azzurro. "Pogacar e Ganna sono stati due avversari incredibili, ma oggi mi sentivo in una giornata di grazia", ha, invece, commentato Van der Poel. "È difficile da credere, ero davvero concentrato sul tentativo di ottenere la vittoria. Sapevo che gli altri due volevano fare uno sprint lungo perché magari pensavano che avrei fatto uno sprint il più breve possibile, quindi credo di averli un po' sorpresi quando mi sono lanciato al cartello dei 300 metri. Mi sentivo abbastanza forte da resistere fino al traguardo ed è stata la tattica giusta".
