Calcio, Romano Benito Floriani Mussolini: "Giudicatemi per come gioco, non per il cognome"

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Figlio dell’ex parlamentare di Forza Italia Alessandra Mussolini e dell’ex ufficiale della Guardia di Finanza Mauro Floriani, ha nell’albero genealogico anche Sofia Loren, sua prozia. Spesso esposto sotto il profilo mediatico per il suo cognome, in una intervista alla Gazzetta dello Sport il calciatore della Juve Stabia (in prestito dalla Lazio) chiede a chi parla di lui di giudicarlo solo per come gioca, perché il suo sogno è giocare in Nazionale

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Un cognome pesante da portare quello di Romano Benito Floriani Mussolini, 21 anni, giovane calciatore di proprietà della Lazio, in prestito alla Juve Stabia. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, parla a tutto tondo della sua famiglia e del rapporto difficile con quel cognome, prima soltanto puntato sulle maglie e poi richiamato per esteso. 

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Chi è Romano Benito Floriani Mussolini

Figlio dell’ex parlamentare di Forza Italia Alessandra Mussolini e dell’ex ufficiale della Guardia di Finanza Mauro Floriani, Romano Benito ha nell’albero genealogico anche Sofia Loren, sua prozia, sorella della nonna Maria Scicolone. Spesso esposto sotto il profilo mediatico per il suo cognome, chiede a chi parla di lui di “giudicarlo per come gioca”, perché il suo sogno è giocare nella Nazionale di calcio. Proviene dalle giovanili della Lazio, è un difensore centrale utilizzato anche come terzino destro. Per fare esperienza, i biancocelesti lo hanno dato in prestito alla Juve Stabia. “Se il mio cognome incidesse sulla mia carriera sarebbe un dispiacere enorme – dice alla Gazzetta dello Sport - cosa ci posso fare? Quello che conta è quello che faccio in campo. Ma devo dire che finora è stato così”. E parlando di Benito Mussolini spiega: “Il mio bisnonno Benito è stato un personaggio importantissimo per l’Italia, ma siamo nel 2024 e il mondo è cambiato”, invitando a tenere separato il suo cognome dalla sua carriera. Polemiche su quel cognome che, dice Romano Benito, sembrano aver pesato maggiormente sulla madre Alessandra: “L’ha vissuta peggio. Da donna è più difficile. A lei è pesato di più, perché fa politica ed è molto esposta. Ma è da ammirare per come si difende”. Poi spiega: “Lei dice di fregarmene. La gente parlerà sempre, io sono per le sfide: se devo far chiudere la bocca a chi ha pregiudizi sul mio cognome, lo faccio”.

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