Introduzione
Classe 1999, nato a Roma da genitori dello Sri Lanka, l’atleta, affetto dalla sindrome di Guillan-Barrè, ha superato in una notte tre record del mondo nella categoria F52 stabilendo il nuovo primato a 27,06 metri. Primo oro per l’atletica azzurra paralimpica ai giochi di Parigi 2024, "Rigi" ha guadagnato una popolarità inaspettata anche per l’intervista rilasciata subito dopo la gara, caratterizzata da genuinità e ironia. E il suo “che devo dì” con spiccato accento romanesco ha conquistato la rete.
Ma sulle discriminazioni nello sport si fa serio: "Siamo tutti uguali, perché Olimpiadi e Paralimpiadi non vengono disputate insieme come a Roma nel 1960?", si domanda
Quello che devi sapere
L’oro di "Rigi"
- “Che ve devo dì? Grazie, grazie a tutti!”, poche parole accompagnate da un sorriso genuino sono bastate all'atleta azzurro Rigivan Ganeshamoorthy, conosciuto anche come "Rigi", a coronare una notte magica: medaglia d’oro e record del mondo nel lancio del disco, categoria F52, ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024
Per approfondire: Paralimpiadi, 3 ori nel nuoto: Barlaam, Bicelli e Ghiretti. Bronzo per Bortuzzo
La malattia e il ricovero
- Nato a Roma l’8 giugno 1999 da genitori originari dello Sri Lanka Rigivan Ganeshamoorthy si è affacciato all'atletica solo da pochi anni. Cresce a Dragona, quadrante sud ovest della Capitale. Nel 2017 gli viene diagnosticata la sindrome di Guillain-Barrè, rara malattia caratterizzata dalla parestesia degli arti inferiori e superiori. Nel 2019 una lesione cervicale a seguito di una caduta lo costringe al ricovero all’Ospedale Santa Lucia di Roma
Gli inizi dello sport
- Durante la riabilitazione Rigivan si avvicina al mondo dello sport, dapprima al basket in carrozzina, poi alla scherma. Lasciata la pallacanestro perché troppo faticosa, dopo aver parlato con un esponente della Scuola Federale di Para Atletica (Fispes), il giovane decide di provare l’atletica e si appassiona ai lanci del peso, del disco e del giavellotto
I record del mondo
- Nel 2023 Ganeshamoorthy si laurea campione italiano paralimpico nelle categorie F55 e F54-55 del lancio del disco. Arriva a Parigi con il non facile compito di superare quei 23,80 metri nell'F52 stabiliti in precedenza dal brasiliano Andre Rocha. Nella notte di Saint Denis l’azzurro supera sé stesso, tre volte: 25.48 metri, poi 25.80 e infine 27.06. È record del mondo e l’atleta romano stacca di oltre 7 metri il lettone Apinis e l’ex campione carioca Rocha
L’intervista
- All’Italia paralampica il lanciatore di Dragona regala la prima medaglia d’oro nell’atletica ai Giochi di Parigi. Un'emozione tutta racchiusa nel suo sorriso che le telecamere inquadrano quando viene raggiunto dall’inviata di Rai Sport Elisabetta Caporale. L’azzurro, fresco di record del mondo, scandisce: “Grazie, grazie a tutti. Che devo dì, non ho parole nemmeno per me stesso!”
I ringraziamenti
- Incalzato dalle domande, Rigi sorride ma non si scompone. "Che devo dire..sono un pò timido", dice il neo campione del mondo. Alla richiesta di un commento sul mondo paralimpico ironizza. "Un po' troppi disabili...", dice ridendo. Poi l'atleta si lascia andare e dedica la medaglia d'oro alla "madre, alla sorella, al personal trainer Enrico Ruffini, a Francesco Raversa e Roberto Minetti". Non manca una dedica speciale al suo quartiere Dragona, alla città di Roma e sì, anche a "er decimo municipio”. A intervista quasi conclusa il campione paralimpico si salva in corner e saluta la fidanzata. "Me sò quasi scordato: Ciao Alice! E' la ragazza mia". Poi mostra alla telecamera l'unicorno portafortuna appiccicato su "er parafanghetto"
Le reazioni
- Una volta tornato al Villaggio Olimpico e rientrato in possesso del cellulare, "Rigi" confessa all'Ansa di essere stato subissato dai complimenti: messaggi Whatsapp, oltre mille richieste di following su Instagram e l'affetto di parenti, amici ma anche di tante persone che non lo conoscono direttamente ma non hanno esitato a congratularsi con lui per il successo sportivo. "Una delle interviste più belle mai realizzate a un atleta azzurro", commenta qualche utente colpito dal concentrato di genuinità, leggerezza e profondità in meno di quattro minuti di chiaccherata
Le congratulazioni della premier
- Tra loro c'è anche Giorgia Meloni che sui social definisce un “capolavoro sportivo” la conquista della medaglia d’oro italiana nel lancio del disco. "Rigivan Ganeshamoorthy, un campione!”, scrive la premier
La denuncia
- Nel giubilo a cinque cerchi non sono però mancate alcune stonature. Annidati tra i commenti social, l'atleta ha denunciato qualche messaggio a sfondo razzista. “Forse l'unica cosa negativa erano alcune persone che mi scrivevano cose indelicate sul colore della pelle. Ancora nel 2024 sentire questa cosa è un po' triste. Vabbè gli ignoranti sono loro, a me scivola addosso", commenta Rigi
Rigi: “Olimpiadi e Paralimpiadi insieme”
- Per Rigivan Ganeshamoorthy il successo sportivo e mediatico conquistato a Parigi è anche l’occasione per rivolgere un messaggio nel segno di una maggiore inclusione, anche sotto la fiamma olimpica. “Penso che lo sport paralimpico ancora debba crescere parecchio perché ancora viene guardato male: 'quello è un disabile', 'quello è amputato'. Ancora le discriminazioni... Per me non devono esistere. Ci sono ancora discriminazioni. Siamo tutti uguali, anzi dobbiamo tornare come a Roma 1960: Olimpiadi e Paralimpiadi insieme”, afferma il lanciatore romano
Per approfondire: Paralimpiadi, oro e record del mondo di Ganeshamoorthy nel lancio del disco F52