Lo sloveno si aggiudica la frazione da Plasencia a Pico Villuercas, tracciato di 170 km con il primo arrivo in salita. Ora è anche al comando della classifica generale. La corsa spagnola si concluderà il prossimo 8 settembre a Madrid. Percorso durissimo con 9 arrivi in salita e altre 13 frazioni tra media e alta montagna
Lo sloveno Primož Roglič ha vinto la quarta tappa della 79esima edizione della Vuelta a España, la corsa ciclistica a tappe spagnola. Dopo le tre frazioni iniziali in territorio portoghese oggi si è arrivati finalmente sul suolo iberico. La tappa da Plasencia a Pico Villuercas, 170.5 km, era il primo arrivo in salita. Il corridore della Red Bull-Bora-Hansgrohe ha battuto in uno sprint a due il 23enne belga Lennart Van Eetvelt. Al terzo posto il portoghese Joao Almeida. Ottavo, a 18" da Roglic, Antonio Tiberi che è stato il migliore degli italiani. Con il successo di oggi Roglic ha conquistato anche la maglia rossa di leader della classifica generale, strappandola a Wout van Aert, che aveva vinto la tappa di ieri. Ha un vantaggio di 8" su Almeida e 32" sullo spagnolo Enric Mas. Tiberi è quarto a 38". Il Giro di Spagna 2024, che prevede 21 tappe e si concluderà il prossimo 8 settembre a Madrid, prevede un percorso durissimo con 9 arrivi in salita, 13 frazioni tra media e alta montagna e 2 prove a cronometro (34 chilometri complessivi contro il tempo). Su un totale di 3261 chilometri, i velocisti avranno solo pochissime opportunità per gli sprint.
La quarta tappa
Oggi la Vuelta è proseguita con la quarta tappa, la prima di montagna. Poco dopo la partenza l'avvio era subito mosso e si è saliti verso il Puerto de Cabezabellosa (9.2 km al 5.4%, max 9%), poi sull'Alto de Piornal (13.9 km al 5.6%, max 8%) seguite da discese ripide. Poi c'erano 30 km di pianura, prima di scalare il Puerto de Miravete (8 km al 4.5%). Si è arrivati così alla salita finale, che iniziava prima del traguardo volante di Roturas, a 17 km dal traguardo. I primi 9 km erano al 4.3% di media, regolari, poi la pendenza calava ancora prima di imboccare l’impennata conclusiva che portava al Collado de Ballesteros (3 km al 13.2%, max 20%). Gli ultimi due km erano irregolari e duri, sfiorando il 15% di pendenza vicino al traguardo.
Il percorso della Vuelta
Al via di Lisbona sono partite 22 squadre e 176 corridori. Assenti molti big come Pogacar, Evenepoel e Vingegaard. L’Italia tifa per Antonio Tiberi e Giulio Ciccone, che visto il percorso di salite potrebbero fare molto bene. La vetta più elevata della corsa sarà quella del Cuitu Negru, a 1843 metri, che ritorna alla Vuelta dopo 12 anni dall'ultima apparizione. Tra le altre salite dure ci saranno l'Alto de Hazallanas (1675 metri), il Puerto de Ancares (1670 metri), il Pico Villuercas (1549 metri), il Picón Blanco (1518 metri) e il Puerto de Leitariegos (1528 metri). E non va dimenticato l'arrivo a Lagos de Covadonga.