Parigi, Tamberi gareggia nonostante le coliche. Eliminato nella finale del salto in alto

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L’azzurro, debilitato dai calcoli renali accusati anche nelle ultime ore, non ha superato la misura di 2.27. Lo staff medico della Fidal, a seguito degli accertamenti effettuati da Gianmarco Tamberi nel primo pomeriggio presso una struttura ospedaliera a Parigi, aveva dato il via libera alla partecipazione dell'atleta alla finale olimpica di questa sera

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Gianmarco Tamberi, debilitato dai calcoli renali accusati anche nelle ultime ore, è stato eliminato dalla finale del salto in alto delle Olimpiadi di Parigi 2024. La medaglia d'oro a Tokyo non ha superato la misura di 2.27.

 

Il via libera dello staff medico alla finale  

 

Nel pomeriggio si sono susseguiti gli aggiornamenti sulle sue condizioni di salute, dopo la nuova colica renale di ieri notte. Dopo i controlli e gli esami effettuati questo pomeriggio, prima della finale, è stato dimesso dall’ospedale dove si era recato. Anche sui suoi social gli aggiornamenti sulle condizioni di salute: "I will be there", "Ci sarò" aveva promesso prima della gara. Lo staff medico della Fidal aveva confermato: "A seguito degli accertamenti effettuati da Gianmarco Tamberi nel primo pomeriggio presso una struttura ospedaliera a Parigi, ha verificato che non sussistono impedimenti assoluti in merito alla partecipazione dell'atleta alla finale olimpica di questa sera".

"La mia certezza sta per svanire"

"Sono passate 10 ore e la colica renale ancora non è passata. Il dolore che sento da questa mattina, per quanto forte, è nulla confronto a quello che sto provando dentro. Anche quella che era la mia ultima certezza sta per svanire..... Sono appena stato portato in pronto soccorso in ambulanza dopo aver vomitato due volte sangue. Ora mi faranno altri esami per capire che cosa sta succedendo, vi aggiorno perché i tantissimi messaggi che sto ricevendo e l'amore che mi state dimostrando, quanto meno merita una risposta. Tutto ho sognato per questo giorno tranne di vivere un incubo così...". Si tratta del post su Instagram scritto da Gianmarco Tamberi nel pomeriggio.

Una nuova colica la scorsa notte

Solo stamattina scriveva in un post su Instagram: "Stanotte un'altra colica renale. Non so come farò, ma andrò in pedana". "Ci ho sperato fino all'ultimo, ci ho creduto nonostante tutto quello che era successo. Ho ricevuto un sostegno e un affetto cosi grande da parte di tutti voi che mi ha dato una forza unica per rialzarmi da questo ennesimo problema, ma evidentemente doveva andare così..... Questa notte alle 5 mi sono svegliato a causa di quello stesso dolore lancinante di qualche giorno fa. Un altra colica renale. Sono passate 5 ore e ancora il male non passa. Sono riuscito a battere il destino una volta dopo quell'infortunio nel 2016, questa volta purtroppo penso proprio che abbia vinto lui. Sono senza parole, mi dispiace davvero da morire. Scenderò in pedana comunque questa sera? Si, ma non so davvero come farò in queste condizioni a saltare...."

La foto con la flebo

Chiara Bontempi, moglie di Gianmarco Tamberi, nel pomeriggio aveva postato su Instagram la foto del marito con una flebo al braccio disteso su una barella. Nel messaggio la moglie aveva scritto, "la situazione è questa, non riesco a rispondervi scusate. Siamo in ospedale". Possibile che la fotografia sia della notte scorsa.

Una storia Instagram della moglie di Gianmarco Tamberi Chiara Bontempi che mostra l'atleta azzurro in ospedale per una flebo, Parigi (Francia), 10 agosto 2024. "Mi state scrivendo in tanti, la situazione e' questa" scrive Bontempi. INSTAGRAM/CHIARA BONTEMPI +++ATTENZIONE  LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++

I precedenti 

Già qualche giorno fa Gianmarco Tamberi era arrivato malconcio alle gare, reduce da un probabile calcolo renale che già andava ad aggiungersi a un'edema al bicipite femorale. In ogni caso Gimbo nella mattinata di mercoledì 7 agosto si è qualificato con la misura di 2 metri e 24, staccando il pass per l'atto finale (ininfluenti, in termini di risultato, i tre errori a 2,27, che hanno però lasciato il segno nell'atleta marchigiano).

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