Olimpiadi, Reider espulso: allenatore di Jacobs accusato di abusi sessuali. Lui nega

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Secondo quanto scrive il Guardian, il coach americano, che dallo scorso settembre allena anche il velocista azzurro, è stato espulso dai Giochi con l'accusa di abusi sessuali ed emotivi nei confronti di tre donne che hanno intentato una causa contro di lui in Florida. Lui risponde: "È gente in cerca di guadagni finanziari"

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L'allenatore americano Rana Reider - coach dell'azzurro Marcell Jacobs e del canadese Andre De Grasse - è stato espulso dalle Olimpiadi di Parigi 2024 con l'accusa di abusi sessuali ed emotivi nei confronti di tre donne che hanno intentato una causa contro di lui in Florida. Il suo accredito ai Giochi è stato revocato dal Comitato olimpico nazionale canadese, con la cui squadra il 53enne tecnico si trova a Parigi (TUTTE LE NEWS LIVE SULLE OLIMPIADI). Già in passato il tecnico era stato oggetto di accuse che avevano provocato la cancellazione delle credenziali ai Mondiali. In questo caso si tratta però di "nuove informazioni", ha specificato il Comitato olimpico canadese. Il coach, tramite i suoi legali, si dichiara comunque estraneo ai fatti e parla di accuse lanciate "da gente in cerca di guadagni finanziari".

Accredito ritirato

Diverse fonti hanno detto al Guardian che Reider era in possesso di un accredito “P”, quello cioè che consente alle persone considerate essenziali per la preparazione degli atleti per le Olimpiadi di accedere ai luoghi di allenamento e di competizione, prima che gli fosse ritirato con effetto immediato lunedì pomeriggio. Venerdì la World Athletics aveva messo in dubbio la decisione del Canada di accreditare Reider avendo di recente scontato 12 mesi di libertà vigilata dopo aver ammesso di essere stato sanzionato da Us SafeSport per una relazione che "presentava uno squilibrio di potere" con una delle sue atlete - pur non avendo armi legali per impedirlo.

L'avvocato di Reider critica la decisione

L'avvocato di Reider, Ryan Stevens, ha successivamente confermato che il Comitato olimpico canadese ha inviato una lettera ufficiale a conferma del ritiro dell'accredito. Stevens ha criticato il fatto che non sia stata concessa a Reider la possibilità di difendersi, affermando che una delle persone che ha sporto denuncia lo ha fatto per inficiare le prestazioni degli atleti allenati da Reider che devono ancora competere. "È una brutta giornata per le Olimpiadi quando la paura di una cattiva pubblicità da parte di un organo di governo ha la priorità rispetto agli atleti", ha detto Stevens. "Quelli che vengono feriti in tutto questo sono gli atleti improvvisamente costretti a competere senza il loro allenatore prescelto, incluso uno dei migliori velocisti canadesi", ha aggiunto Stevens. 

Cosa era successo ai Mondiali

A Reider era stato ritirato l'accredito, da parte di 'World Athletics', anche in occasione degli ultimi due Mondiali di atletica, a Eugene e a Budapest, sempre per il suo presunto coinvolgimento in una vicenda di molestie sessuali condotta dal Center for SafeSport, un organo indipendente che si occupa delle denunce sulla cattiva condotta di allenatori e atleti coinvolti in sport olimpici. Fra le accuse a carico del coach quella di aver avuto nel 2014 una relazione dai contorni poco chiari con una velocista britannica 18enne da lui allenata. Reider ha sempre negato tutti i presunti illeciti e il suo avvocato ha sostenuto che su di lui ci sono accuse "non verificate" e "non provate".

 

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