Wimbledon, Djokovic batte Musetti: domenica in finale incontrerà Alcaraz

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L'azzurro, nella sua prima semifinale Slam in carriera, è stato sconfitto dal numero 2 al mondo. Nole ha conquistato il primo set 6-4, il secondo al tie break 7-6 e il terzo 6-4. In precedenza, nel pomeriggio sul Centrale, si è disputata l'altra semifinale, tra il campione in carica Carlos Alcaraz e il russo Daniil Medvedev. Lo spagnolo ha vinto in 4 set. Domenica l'ultimo atto sarà la rivincita di quello dell'anno scorso. Wimbledon è in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW

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Novak Djokovic ha battuto in tre set Lorenzo Musetti nella semifinale di Wimbledon. Dopo lo storico approdo di Jasmine Paolini in finale a Londra, si sognava un epilogo simile anche nel tabellone maschile. Ma il carrarino, alla sua prima semifinale Slam in carriera, si è dovuto arrendere al n. 2 al mondo, arrivato tra i migliori quattro senza giocare il quarto di finale per via del ritiro di De Minaur. Il serbo ha vinto il primo set con il punteggio di 6-4, il secondo al tie break per 7-6 e il terzo per 6-4. In precedenza, sul Centrale dei Championships si è disputata l'altra semifinale, di altissimo livello, tra il campione in carica Carlos Alcaraz e il russo Daniil Medvedev. Lo spagnolo ha vinto in rimonta con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-3, 6-4 e ha conquistato l’altro posto nella finale di domenica, in cui quindi sfiderà Djokovic, nella rivincita dello scorso anno, quando i due si incontrarono proprio all’ultimo atto. Wimbledon è in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW.

Djokovic: "Domenica voglio il trofeo tra le mani"

Nole Djokovic giocherà domenica, contro Carlos Alcaraz come l'anno scorso, la sua 37esima finale Slam, la decima a Wimbledon. "Nei miei sogni di bambino in Serbia, a 7 anni, con le bombe che mi volavano sulla testa, sognavo di essere sul campo da tennis più importante, qui a Wimbledon", ha commentato dopo la vittoria su Musetti. "Non do nulla per scontato e durante la partita è il momento di essere concreti nell'affrontare l'avversario. Non voglio fermarmi qui - ha aggiunto -, domenica voglio quel trofeo tra le mani". Operato al ginocchio il 5 giugno, "sono arrivato a Londra ad otto giorni dall'inizio del torneo e non sapevo se avrei giocato, praticamente fino al giorno del sorteggio. Poi gli allenamenti mi hanno detto che ero in condizione di arrivare in fondo, altrimenti non avrei giocato" ha detto. La finale "sarà una grande battaglia - ha concluso - Alcaraz è un giocatore fortissimo che merita tutti i suoi successi ed altri ne raccoglierà, magari non domenica, ma tra una quindicina d'anni, quando mi ritirerò" ha concluso sorridendo. 

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