L'ex procuratore degli arbitri D'Onofrio condannato a 5 anni 8 mesi per traffico di droga

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L’inchiesta è stata condotta dal Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza. La pena finale, a causa della continuazione con una precedente condanna sempre per droga, è salita a 7 anni e 8 mesi. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga

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L’ex procuratore capo dell'Aia (l'associazione italiana arbitri) Rosario D'Onofrio è stato condannato a 5 anni e 8 mesi nell'ambito dell'indagine su un presunto maxi-traffico internazionale di droga. A deciderlo la giudice per le udienze preliminari Lidia Castellucci. L’indagine aveva portato a una raffica di arresti già nel 2022. 

L’inchiesta

L’inchiesta è stata condotta dal Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza. Il gip Massimo Baraldo aveva emesso misure cautelari per 42 persone in totale. Successivamente, davanti al gup Castellucci sono finite 57 persone, di cui una quarantina ha scelto il rito abbreviato. Tra queste anche D’Onofrio, a cui sono state concesse le attenuanti, in quanto con le sue dichiarazioni ha fornito elementi utili all'inchiesta. La pena finale, a causa della continuazione con una precedente condanna sempre per droga, è salita a 7 anni e 8 mesi. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga.

Droga, in particolare shaboo e oppio, nascosta nelle scatole di biscotti, che turisti iraniani inconsapevoli del loro vero contenuto portavano in Italia. In tutto con questo sistema sono stati importati in otto mesi 21 chili di shaboo e 3 di oppio, secondo le indagini dei carabinieri sfociate oggi a Roma nell'arresto di cinque persone e in un divieto di dimora. Traffico internazionale, spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, le accuse nei loro confronti, 13 le persone sotto inchiesta . A capo dell'organizzazione c'era un cittadino iraniano, in Italia da circa 25 anni, già agli arresti domiciliari per reati analoghi: sfruttando anche i permessi lavorativi che aveva come panettiere, il giovane dirigeva da remoto ed avvalendosi di gregari e collaboratori ai vari livelli, i rapporti sia con gli acquirenti che con i "galoppini" ed i fornitori di shaboo di stanza in Iran. Iraniani, filippini e bengalesi gli altri arrestati . L'organizzazione aveva un complice in Iran e si avvaleva dell'inconsapevole apporto di alcuni turisti diretti a Roma, che mettevano a disposizione una porzione del proprio bagaglio, convinti di aiutare dei connazionali a portare in Italia i sapori della loro terra. Se scoperti e arrestati in Iran, avrebbero rischiato la pena capitale. Una volta in Italia, lo stupefacente sotto forma di prodotti dolciari, veniva ritirato dalla madre o dalla moglie del capo dell'organizzazione e stoccato in depositi prima di essere immesso sul mercato capitolino sfruttando la manodopera a basso costo offerta da cittadini filippini e bengalesi. Sequestrati oltre 3 kg di shaboo e 1,5Kg di oppio e contanti per 25.000 euro ritenuti provento dell'attività di spaccio.
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La vicenda del 2020

D’Onofrio, ex ufficiale dell’esercito, era già stato arrestato in flagranza nel maggio 2020 per aver trasportato 44 chili di marijuana e poi condannato a 2 anni e 8 mesi. Secondo la ricostruzione, riportata nel provvedimento del gip eseguito nel novembre 2022, durante il periodo del lockdown nel 2020 D’Onofrio avrebbe anche indossato la divisa militare per circolare senza problemi e consegnare la sostanza stupefacente o gli incassi dello spaccio a cittadini cinesi, affinché li trasferissero illegalmente in Spagna. Ai tempi dell’arresto era ancora procuratore dell'Aia, cosa che aveva scatenato molte polemiche. La stessa Direzione distrettuale antimafia milanese aveva trasmesso gli atti alla Figc.

Si e' dimesso dal suo incarico di procuratore capo dell'Aia, l'associazione arbitri, Rosario D'Onofrio, l'ex militare arrestato giovedì nell'ambito di un'operazione della Dda di Milano e della Guardia di Finanza per traffico internazionale di droga, 11 novembre 2022.
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