Sinner è numero 2 al mondo e ora insegue Djokovic. "Se me lo avessero detto a gennaio..."

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Il giorno dopo il trionfo in Florida, continuano ad arrivare complimenti per il tennista italiano. Nessun azzurro aveva mai raggiunto questa posizione nel ranking internazionale e l’altoatesino può ora puntare al primo gradino. E a chi gli ha chiesto come ha festeggiato, ha risposto: “Non sono un ragazzo da grandi festeggiamenti. Mi basta una cena tranquilla con il mio team”

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Il giorno dopo il trionfo di Sinner, che ha vinto il torneo Atp 1000 di Miami battendo in finale il bulgaro Grigor Dimitrov per 6-3 6-1 e diventando il numero 2 del mondo, continuano ad arrivare complimenti per il tennista italiano. Nessun azzurro aveva mai raggiunto questa posizione nel ranking internazionale e, secondo molti, l’altoatesino può ora puntare al primo gradino, al momento occupato da Novak Djokovic.

Il giorno dopo di Sinner

“Essere numero 2 ovviamente ha un gran significato per me, ne sono felicissimo. Ma l'aspetto più importante è la qualità delle performance che ho espresso qui, specialmente in semifinale e in finale. Non avrei mai pensato di trovarmi in questa posizione, è una sensazione bellissima. Se il primo gennaio mi avessero detto che avrei vissuto questo inizio di stagione, non lo avrei mai creduto”, ha detto Sinner, 22enne di San Candido, in conferenza stampa dopo la vittoria nel Miami Open. Ha poi proseguito: “La stagione è iniziata molto bene, è andata anche oltre le mie aspettative, ma vivo ogni torneo come una nuova opportunità e so che ho ancora molto da dimostrare. Ho la fortuna di lavorare con un gran team che mi supporta e mi sprona a fare sempre meglio. Sono felice della mia vita e della mia stagione, ho giocato molti match e ho vinto tre tornei prestigiosi (anche Australian Open e Rotterdam, ndr), ma tra qualche giorno ricominceremo con gli allenamenti e ci saranno tanti altri tornei da affrontare”. E a chi gli ha chiesto come ha festeggiato questa vittoria, il tennista ha risposto: “Non sono un ragazzo da grandi festeggiamenti. Mi basta una cena tranquilla con il mio team. È stata una settimana speciale e ne sono contento, ma ora si torna a casa e si comincia a preparare Montecarlo. Non c'è molto tempo”. Così, la serata dopo il successo Sinner l'ha passata a Downtown Miami, nel solito ristorante italiano che lo ha accolto nel corso delle due settimane del torneo.

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La rincorsa a Djokovic

Jannik Sinner è quindi il primo giocatore italiano a raggiungere la seconda posizione del ranking mondiale nella storia del tennis maschile. Sinner ha battuto il precedente primato di Nicola Pietrangeli, numero 3 nel 1959 e 1960. E ora può partire l’assalto al trono di sua maestà Novak Djokovic, che potrebbe abdicare già sulla terra rossa dei prossimi tornei: grazie al meccanismo che governa la classifica Atp, sono favorevoli a Sinner. La classifica, infatti, considera i risultati delle ultime 52 settimane. I punti ottenuti in un torneo valgono un anno, poi si azzerano all'inizio dell'edizione seguente per sommare i nuovi. L'azzurro ha meno punti da scartare rispetto ad Alcaraz (ora n.3) e Djokovic - il cui rientro è tutto da verificare - nei prossimi appuntamenti e dunque ha più possibilità di mangiare al serbo i 1.015 che ha di vantaggio.

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Gli omaggi a Sinner

Per Sinner sono arrivati gli omaggi di tecnici, avversari e ammiratori, da Laura Pasini a Giorgia Meloni. "Grazie per le emozioni che ci hai regalato e per aver portato il Tricolore ancora più in alto", ha scritto sui social la premier italiana. La cantante ha invece abbracciato Sinner a Miami e ha parlato di "esempio italiano" e di "orgoglio". "Sta battendo tutti i record, che non avevamo nemmeno sognato perché non pensavamo che sarebbe potuto succedere. Ma sta accadendo e con una fretta che nessuno avrebbe potuto immaginare", ha detto il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi. “Non è un problema di numero 1, di Wimbledon, di Finals, di Internazionali d'Italia. Semplicemente oggi Sinner non ha limiti. È il più grande giocatore che l'Italia abbia mai avuto nella sua lunga storia. Credo che Pietrangeli, che deteneva questo titolo, sia contento con me perché lui insieme a noi ha ricostruito il tennis italiano e ha consentito che talenti come Sinner sbocciassero e non si perdessero come succedeva anni fa”, ha aggiunto. Quanto ancora potrà salire la nostra bandiera? "Jannik vive per diventare il numero uno e insegue questo obiettivo ogni giorno", è l'opinione di Massimo Sartori, suo primo tecnico. Per il coach attuale, Darren Cahill, "la sua evoluzione è in corso". "Sta giocando con grande sicurezza, il livello espresso in questi giorni è stato fantastico, ma io sono certo che possa fare ancor meglio. Con il tempo diventerà più forte, più veloce, saggio e furbo. Migliorerà ancora, ne sono certo”, assicura l'ex tennista australiano, 58 anni, che lo segue dal giugno 2022 e ha avuto sotto la sua ala campioni come Simona Halep, Andre Agassy e Andy Murray. 

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