L'attaccante del Real Madrid è scoppiato a piangere durante la conferenza stampa alla vigilia dell'amichevole Spagna-Brasile: la sua "voglia di giocare" a calcio sta "diminuendo" man mano che gli episodi di discriminazione contro di lui si ripetono in Spagna
Vinicius, attaccante del Real Madrid, è scoppiato a piangere durante la conferenza stampa alla vigilia dell'amichevole Spagna-Brasile: la sua "voglia di giocare" a calcio sta "diminuendo" man mano che gli episodi di razzismo contro di lui si ripetono in Spagna. "Mi dispiace. Voglio solo giocare a calcio. Voglio fare tutto per il mio club, per la mia famiglia e perché i neri non soffrano mai più. La lotta contro il razzismo è estremamente importante", ha detto Vinicius, prima di essere travolto dalla commozione. Il giocatore è intervenuto in occasione dell'amichevole Spagna-Brasile, organizzata in risposta agli insulti razzisti di cui è stato spesso vittima dal suo arrivo a Madrid nel 2018. "L'ho vissuto da molto tempo, ogni volta mi sento più triste e ogni volta avrei meno voglia di giocare", ha spiegato asciugandosi le lacrime. Il 23enne attaccante ritiene, come il suo compagno di squadra Dani Carvajal, che la Spagna non sia "un paese razzista", ma "che ci siano molti razzisti, un gran numero negli stadi". "Dalla prima volta che mi sono lamentato del razzismo in Spagna, la situazione ha continuato a peggiorare... Mi insultano per il colore della mia pelle, così gioco meno bene" ha detto. Spesso preso di mira dalla tifoseria avversaria, 'Vini', divenuto suo malgrado un leader della lotta antirazzista, ha tuttavia assicurato di "non aver mai pensato" di lasciare il Real, perché "questo darebbe ragione ai razzisti". "Resterò nel miglior club del mondo, segnando più gol possibili", ha promesso Vinicius, che sarà il giocatore più osservato martedì al Santiago-Bernabéu con la Seleção.