Caso Acerbi-Juan Jesus, oggi le audizioni dei calciatori con la procura della Figc

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Il procuratore federale Chinè questa mattina ha ascoltato il difensore dell'Inter, accusato dal brasiliano di avergli rivolto un insulto razzista durante la partita di domenica. Acerbi si è collegato da remoto: continua a puntare sull'incomprensione di campo. In giornata è prevista poi la deposizione del giocatore del Napoli in video collegamento. Poi le conclusioni saranno trasferite al Giudice sportivo che prenderà una decisione la prossima settimana

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La procura federale della Figc sta stringendo i tempi per chiudere il caso Acerbi-Juan Jesus. Da una parte le accuse del difensore centrale del Napoli che sostiene di aver ricevuto insulti razzisti dal collega nerazzurro durante Inter-Napoli, dall'altra la difesa del giocatore di Simone Inzaghi che ritiene di non esser caduto in alcun atteggiamento o insulto discriminatorio. Il giudice sportivo ha richiesto un supplemento d’indagine, fornito dal procuratore Chiné che entro la settimana vuole chiudere la pratica affinché si possa arrivare a una decisione, stabilendo dove sia la verità. Questa mattina il procuratore federale ha ascoltato il centrale dell'Inter. L'audizione è durata poco meno di un'ora, da remoto. Acerbi continua a puntare sull'incomprensione di campo, ribadendo di non aver proferito alcuno insulto discriminatorio. Sempre oggi, poi, è prevista anche l'audizione di Jesus, anche lui in video collegamento. Poi la procura trasferirà le sue conclusioni al Giudice sportivo che prenderà una decisione la prossima settimana. 

Le immagini

Ieri intanto, sia Acerbi che Juan Jesus hanno ripreso ad allenarsi nei rispettivi centri sportivi. Nel frattempo la procura ha già acquisito le immagini per la prova tv e non è escluso che Chiné possa sentire anche il direttore di gara del match, Federico La Penna. A decidere sarà poi il Giudice Sportivo la prossima settimana dopo la relazione della procura federale, ma se fosse confermato l'insulto razzista, il difensore nerazzurro rischierebbe almeno dieci giornate di squalifica come previsto dall'articolo 28 comma 2 del Codice di Giustizia sportiva. Dunque sono ore di attesa, soprattutto in casa Inter, che ha avuto un colloquio con il suo giocatore dopo che è stato costretto a lasciare il ritiro della Nazionale.

Thuram sul caso: “Meglio evitare la Nazionale”

Marcus Thuram è stato ieri il primo compagno di squadra di Acerbi a intervenire sul caso. L'attaccante francese non entra nel merito della vicenda, rispondendo durante la conferenza stampa dal ritiro della nazionale francese a una domanda sul caso: "Quando c'è una procedura così grave in corso, il giocatore deve rimanere al club per difendersi o per dire ciò che è successo. Non è il momento di andare in nazionale in tali situazioni”. Thuram sottolinea con forza la sua posizione sul tema: "Razzismo in campo? Sono d'accordo con Maignan quando dice che bisogna uscire dal campo. Bisogna sbattere il pugno sul tavolo per far capire a tutti che il razzismo è inammissibile", ha concluso.

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