Caso scommesse, cosa sappiamo finora e cosa rischiano Fagioli, Tonali e Zaniolo

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Anche i due centrocampisti azzurri indagati nell'inchiesta della procura di Torino sulle puntate illegali. Per l'ex romanista l'ipotesi di reato è esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa. Sul piano sportivo si rischia una squalifica fino a tre anni. Sempre più probabile il coinvolgimento di altri calciatori: Corona punta il dito su Zalewski

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Il calcio italiano è scosso dalle fondamenta dal nuovo caso scommesse, che rischia di allargarsi a macchia d'olio, con conseguenze al momento imprevedibili per lo svolgimento del campionato e la Nazionale di Luciano Spalletti. Dopo Nicolò Fagioli, è toccato a Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo vedere il proprio nome iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta coordinata dalla procura di Torino che mira a far luce su un giro di scommesse su piattaforme illegali. Per l'ex romanista, come riporta l'Ansa, l'ipotesi di reato è esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa: la fattispecie contestata è quella prevista all'art. 4 della legge 401 del 1989. Nel pomeriggio di oggi, poi, è stato Fabrizio Corona a fare il nome del romanista Nicola Zalewski come possibile quarto calciatore coinvolto

Sequestrati cellulari e tablet di Tonali e Zaniolo

Gli inquirenti che hanno fatto visita ai due calciatori nel ritiro azzurro di Coverciano hanno proceduto al sequestro dei telefoni cellulari e dei tablet in possesso del centrocampista dell'Aston Villa e di quello del Newcastle, che verrranno ora analizzati dagli inquirenti. In particolare, si passeranno al setaccio le chat, come già accaduto per Fagioli, che, autodenunciandosi, ha dato il la alle indagini che puntano a individuare nuovi protagonisti di puntate illecite. Diverse indiscrezioni danno, infatti, ormai per scontato l'allargamento dell'inchiesta della procura di Torino. Da quanto riportato, ci sarebbero altri nomi di calciatori su cui gli inquirenti strebbero svolgendo accertamenti e che potrebbero essere a breve indagati. A dare conferme in tal senso anche i messaggi di Fabrizio Corona, che ha parlato di nuovi giocatori coinvolti dopo essere stato il primo a fare il nome dei tre centrocampisti italiani.

I giocatori allontanati dal ritiro azzurrro

Per Tonali e Zaniolo, in attesa di conoscere gli sviluppi giudiziari e sportivi della vicenda, niente sfide con Malta e Inghilterra: per loro è scattato l'immediato rientro a casa. "A prescindere dalla natura degli atti, ritenendo che in tale situazione i due calciatori non siano nella necessaria condizione per affrontare gli impegni in programma nei prossimi giorni" la Figc ha deciso "anche a tutela degli stessi calciatori, di consentirne il rientro presso i rispettivi club". Per il ct azzurrro Luciano Spalletti, "è giusto cercare di aiutarli a difendersi, poi c'è la giustizia che farà il suo corso: se sono state fatte delle cose irregolari è giusto pagare". "Dobbiamo parlare del rischio di cadere in queste tentazioni" - ha aggiunto Spalletti ai microfoni di Sky - "spiegare a questi giovani che ci sono queste insidie".

Rischio di squalifica fino a tre anni

Difficile al momento fare previsioni sulle possibili squalifiche in cui potrebbero incorrere i giocatori protagonisti di puntate su piattaforme illecite. Se il reato ordinario normalmente si risolve col pagamento di una multa, in ambito sportivo la violazione dell'articolo 24 comporta "la squalifica non inferiore a tre anni e l’ammenda non inferiore a 25mila euro". Scontata in quel caso l'estensione della sanzione in ambito Uefa e Fifa e, quindi, come per il caso Paratici, anche in Premier, dove giocano attualmente Zaniolo e Tonali. Il tutto, naturalmente, nel caso in cui le accuse venissero confermate. Le prime risposte arriveranno per Fagioli, il cui caso è sul tavolo della procura federale da inizio settembre. Salvo proroghe, entro inizio novembre dovrebbe arrivare la chiusura delle indagini.

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