A Glasgow il quartetto formato da Filippo Ganna, Jonathan Milan, Manlio Moro e Francesco Lamon si arrende alla Danimarca nella finale per il primo posto. I danesi fermano il cronometro a 3'45"161, prendendosi la rivincita sugli azzurri che li avevano battuti nella finale olimpica di Tokyo
L'Italia ha conquistato la medaglia d'argento ai Mondiali di ciclismo nell'inseguimento a squadre maschile. Al 'Sir Chris Hoy Velodrome' di Glasgow, il quartetto formato da Filippo Ganna, Jonathan Milan, Manlio Moro e Francesco Lamon non è riuscito a superare la Danimarca nella finale per il primo posto. I danesi hanno fermato il cronometro a 3'45"161, prendendosi la rivincita sugli azzurri che li avevano battuti nella finale olimpica di Tokyo.
Azzurri rimontati nella seconda metà di gara
In ogni caso, quella in Scozia è stata un'ottima prova per il quartetto tricolore, che nella prima metà di gara si è trovato in vantaggio, ma poi si è dovuto arrendere ai suoi avversari. "Abbiamo fatto un piccolo errore di valutazione, ma non ho nulla da recriminare ai ragazzi", le parole del ct Marco Villa. "I miei sono stati bravi, ma complimenti ai danesi che sono stati ancora più bravi. Abbiamo dato la dimostrazione di poter essere competitivi per vincere l'oro e punteremo a conquistarlo a Parigi 2024". Il ct della nazionale su pista ha parlato anche del collega Daniele Bennati, che domani guiderà la squadra tricolore nella prova su strada in linea: "C'è totale sintonia tra noi due", ha detto Villa. "Dispiace a entrambi che gli atleti della pista non possano andare su strada, ma l'appuntamento iridato coincide, e già da tempo con i ragazzi avevamo programmato la scelta di puntare a una medaglia e alla qualificazione a Parigi 2024. Sono decisioni che abbiamo preso insieme alla squadra e Daniele le ha condivise e rispettate. Avere atleti capaci di fare la differenza in entrambe le categorie è un orgoglio, peccato non aver potuto fare altrimenti".