L'atleta azzurra ha trionfato davanti alla vincitrice dell'oro olimpionico a Tokyo, la tedesca Mihambo, e alla serba Spanovic-Vuleta. Nel salto in alto Tambero solo sesto
Nella settima tappa della Diamond League, che si tiene a Stoccolma, L'azzurra Larissa Iapichino ha vinto la gara del salto in lungo donne con la misura di 6.69. Al secondo posto, con 6.66, è arrivata la tedesca Malaika Mihambo, oro olimpico a Tokyo, mentre al terzo c'è la serba Ivana Spanovic-Vuleta. Prima del salto finale che le ha dato la vittoria, la ventenne fiorentina, figlia della due volte campionessa del mondo del salto in lungo Fiona May e di Gianni Iapichino, ex primatista italiano del salto con l'asta, era comunque in testa dopo il 6.67 che aveva ottenuto al quarto tentativo.
Iapichino: "Grandissima emozione"
"È una grandissima emozione poter vincere un'altra tappa di Diamond League - ha detto poi Larissa - e sono molto felice di aver trovato la quadra in una situazione di difficoltà. All'inizio ho combinato qualche disastro, a causa della pioggia, ma poi sono riuscita a tirare fuori due buoni salti. Fare esperienza in cattive condizioni climatiche è importante, così come lavorare sugli errori, e adoro gareggiare in questo contesto con tutte le migliori al mondo".
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Nel salto in alto Tamberi è sesto
Reduce dal successo della nazionale italiana, di cui è capitano, agli Europei a squadre in Polonia (dove ha vinto con la misura di 2.29), a Stoccolma si è classificato sesto nel salto in alto. L'olimpionico di Tokyo ha dovuto fare i conti non solo con gli avversari ma anche con il violento temporale che ha caratterizzato le condizioni meteo di oggi nella capitale svedese e anche con la temperatura di 15 gradi. Così 'Gimbo', dopo aver superato i 2.12 al secondo tentativo, ha commesso tre errori a 2.16 e ha quindi chiuso al sesto posto, piazzamento che non soddisfa le sue aspettative. Fuori a 2.16 anche il campione del mondo indoor, il sudcoreano Sanghyeok Woo. "In queste condizioni è sempre complicato - ha commentato Tamberi dopo la gara - perché nei meeting si va per cercare la misura e quando c'è da cambiare l'obiettivo, pensando solo al piazzamento, non riesco a stimolarmi. Chi salta di forza è meno svantaggiato, ma devo trovare il modo anche di interpretare queste gare e faccio il mea culpa. Mi ero anche tagliato la mezza barba, sapevo che c'era da combattere. Agli Europei dell'anno scorso pioveva e ho vinto, però qui è diverso. Dispiace, ma fisicamente sto benissimo come ho dimostrato nello scorso weekend". Così a Stoccolma è il neozelandese Hamish Kerr a prendersi il primo posto con 2,24 davanti al belga Thomas Carmoy (2,20) e all'ucraino Andrii Protsenko (2,16).