Sicurezza rafforzata davanti al centro sportivo del club transalpino e sotto le abitazioni dei giocatori, presi di mira dopo i risultati deludenti della squadra di Galtier e la sospensione del fuoriclasse argentino. Una nota del Psg condanna gli episodi di intolleranza
Sicurezza rafforzata oggi davanti al centro sportivo del Camp des Loges, dove si allena il Paris Saint-Germain, e sotto casa di alcuni giocatori come Neymar, Lionel Messi e Marco Verratti, dopo che ieri sera gruppi di tifosi inferociti con la società e i giocatori dopo le recenti sconfitte e il caso Messi, hanno protestato molto vivacemente sotto la sede della società.
Neymar preso di mira nella sua abitazione
Nel mirino dei tifosi, un centinaio di "ultrà" vestiti di nero, c'erano soprattutto Verratti, Messi, Neymar e il tecnico Christophe Galtier. Un gruppo si è staccato dai manifestanti sotto la sede del Psg per raggiungere la residenza di Neymar, infortunato fino alla fine della stagione. Fra gli slogan dei tifosi, che hanno fatto sapere di voler ripetere ogni sera la loro protesta, soprattutto un eloquente "Neymar vattene". Il brasiliano ha postato su Instagram il messaggio "non permettete alle persone di trascinarvi nella loro tempesta, portateli nella vostra pace".
La condanna del Psg attraverso un comunicato
Il club, invece, ha deciso di rafforzare la sicurezza con guardie private al campo di allenamento e davanti alle case di Neymar, Messi e Verratti, presi di mira dagli slogan dei tifosi. "Il Paris Saint-Germain" - si legge in un comunicato - "condanna con la massima fermezza gli atti intollerabili e offensivi di un piccolo gruppo di individui". Comunicato anche da parte del Collettivo Ultras Paris: "siamo sinceramente preoccupati per il futuro del nostro club. C'è ancora un pilota alla guida?".