
Una leggenda del basket: viene considerato il più grande giocatore della pallacanestro. Ha legato la sua carriera soprattutto con i Chicago Bulls. Si è ritirato due volte ed è tornato. Si è dedicato anche al baseball, senza però raggiungere gli stessi risultati. Tra i tanti trionfi in carriera, ha vinto due ori olmpici: Los Angeles 1984 e Barcellona 1992

Nato il 17 febbraio 1963, Michael Jordan compie 60 anni. Giocò per tre anni all'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, dove guidò la squadra alla vittoria del campionato nazionale NCAA nel 1982. Fu poi scelto per terzo al Draft NBA 1984 dai Chicago Bulls e diventò in breve tempo una delle stelle della lega, contribuendo a diffondere la NBA a livello mondiale negli anni '80 e '90
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Nel 1991 vinse il suo primo titolo NBA con i Bulls, per poi ripetersi con altri due successi nel 1992 e nel 1993, aggiudicandosi un three-peat, dopo il quale si ritirò per intraprendere una carriera nel baseball. Tornò ai Bulls nel 1995 e li condusse alla vittoria di un altro three-peat (1996, 1997 e 1998).
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Soprannominato Air Jordan e His Airness per le sue qualità atletiche e tecniche, fu eletto nel 1999 "il più grande atleta nordamericano del XX secolo" dal canale televisivo sportivo ESPN. Negli anni è diventato un'icona dello sport, al punto da spingere la Nike a dedicargli una linea di scarpe da pallacanestro chiamata Air Jordan, nel 1984
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I riconoscimenti ottenuti a livello individuale includono sei MVP delle finali, 10 titoli di miglior marcatore (entrambi record), cinque MVP della regular season, 10 selezioni All-NBA First Team e nove nell'All-Defensive First Team, 14 partecipazioni all'NBA All-Star Game, tre MVP dell'All-Star Game e un NBA Defensive Player of the Year Award.

Tra le tante sue qualità tecniche, una su tutte lo ha reso celebre: la schiacciata sotto canestro. Una progressione incredibile, un balzo e punto per i Chicago Bulls (o per la Nazionale statunitense, soprannominata il Dream Team) tra gli applausi anche dei tifosi rivali.

Si è ritirato tre volte, l'ultima in maniera definitiva: nel 1993 per poi dedicarsi al baseball (senza raggiungere gli ambiti risultati) e tornare ai Bulls nel 1995. Nel 1999 per poi tornare con i Wizards (e senza raggiungere i traguardi di un tempo con i Chicago) e, alla fine, definitivamente nel 2003.

Nel suo secondo ritorno, Michael Jordan ha vestito per due anni (dal 2001 al 2003) la maglia dei Washington Wizards. Anche qui è rimasto un giocatore leggendario senza ripetere gli stessi risultati di un tempo.

Durante le due stagioni nella nuova squadra, Jordan percepì un compenso di un milione di dollari, devoluto interamente in beneficenza alle famiglie delle vittime degli attentati dell'11 settembre 2001. Nonostante l'età ormai avanzata e un infortunio che lo tenne fuori per parte della stagione 2001-2002, partecipò al suo 14º All-Star Game, a Filadelfia.

Fu introdotto due volte nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame: nel 2009 per la sua carriera individuale e nel 2010 come membro del Dream Team. Diventò membro della FIBA Hall of Fame nel 2015. Il 22 novembre 2016 fu insignito dal presidente Usa, Barack Obama. della Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile statunitense.

Oggi Michael Jordan è un imprenditore. Nell'ottobre 2004, Giorgio Armani contattò Jordan tentando di convincerlo di giocare per l'Olimpia Milano, sponsorizzata dal 2004 proprio dal celebre stilista, ottenendo una risposta negativa. Adesso è il proprietario degli Charlotte Bobcats (poi diventati Charlotte Hornets), squadra della Carolina del Nord.
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