Ultime ore per trovare una sistemazione al talento giallorosso, escluso dal progetto tecnico dopo la rottura definitiva con la società. Dal no alla trasferta di La Spezia al rifiuto al Bournemouth, passando per l'illusione Milan, le tappe del caso che ha animato il calciomercato. E che potrebbe confinare Nicolò in tribuna per i prossimi mesi
Conto alla rovescia per gli ultimi disperati tentativi di trovare una squadra a Nicolò Zaniolo, escluso dal progetto tecnico della Roma e riparatosi a La Spezia dopo le minacce ricevute dai tifosi giallorossi. L'avventura del classe 1999 nella Capitale è ormai giunta al capolinea, dopo che la situzione sempre più tesa con la Roma è deflagrata nell'ultima settimana. Le avvisaglie estive sulle difficoltà nella trattativa per il rinnovo di contratto in scadenza nel 2024 si sono, poco a poco, trasformate nella rottura totale che ha fatto da preludio alla richiesta del calciatore di essere ceduto.
La rottura prima della gara con lo Spezia
È il 20 gennaio quando Zaniolo, messo ufficialmente sul mercato dopo l'assenza contro la Fiorentina, chiede di non partire col resto della squadra per la trasferta di La Spezia. Vuole andarsene, ma per lui non è ancora arrivata nessuna offerta ritenuta congrua da parte della Roma, che lo valuta non meno di 30 milioni e non è disposta ad accettare altre formule che non siano il trasferimento immediato a titolo definitivo. Le parole di Mourinho suonano oggi profetiche: "Nicolò vuole andar via, ma a queste condizioni credo che a febbraio sarà ancora a Roma".
Il tentativo del Milan andato a vuoto
Lunedì 23 gennaio è il Milan a farsi avanti per il talento giallorosso, ma la società rossonera non è disposta ad andare oltre il prestito con diritto di riscatto, motivo per cui l'ipotesi della permanenza in Serie A, che troverebbe il gradimento del giocatore, finisce per sfumare nel giro di soli tre giorni.
Il no al Bournemouth e l'ira della Roma
Anche perché, nel frattempo, la Roma ha trovato l'acquirente pronto a soddisfare le sue richieste: è il Bournemouth, club terzultimo in Premier League, ma capace di mettere sul piatto i 30 milioni di euro chiesti dai Friedkin. Niente da fare, perché dopo qualche ora di riflessione arriva il rifiuto categorico di Zaniolo alla squadra inglese, ritenuta evidentemente non all'altezza delle sue ambizioni. Si tratta della classica goccia che fa traboccare il vaso della pazienza romanista, col calciatore escluso dal progetto tecnico su indicazione della proprietà, che non accetterà una cifra inferiore per la cessione nemmeno nella prossima sessione estiva e si riserva di intraprendere provvedimenti disciplinari nei confronti di Nicolò.
Le minacce e l'allontanamento dalla Capitale
Del 29 gennaio è, invece, la pagina più triste di questa vicenda, con l'aggressione e le minacce ricevute da Zaniolo nei pressi della sua abitazione di Casal Palocco, seguite dalla fuga all'indomani a La Spezia per ritrovare serenità. Nelle ultime ore del calciomercato, in chiusura alle 20 del 31 gennaio, tornano a circolare ipotesi di disperati tentativi in extremis di Milan e Tottenham per strappare un prestito alla Roma. Ma l'impressione è che per Zaniolo il rischio sempre più concreto sia quello di trascorrere i prossimi mesi in tribuna e da emarginato.