E' remota, praticamente utopistica, la possibilità che l'Italia venga ripescata per la rassegna iridata. Vi spieghiamo perché
L’utopistica possibilità di un ripescaggio dell’Italia campione d’Europa in carica e prima nazionale per punteggio nel ranking tra le selezioni non qualificate, è tornata a rimbalzare sui social. Il motivo? Perché a un mese dall’esordio dell’Iran - il 21 novembre contro l’Inghilterra - esponenti del mondo dello sport iraniani e un gruppo di attivisti hanno presentato una lettera ufficiale alla Fifa con la richiesta della sospensione della Federcalcio locale e l'esclusione dal torneo mondiale, in nome del rispetto dei diritti delle donne dopo le rivolte seguite alla morte di Mahsa Amini e Hadith Najafi. "La brutalità e la belligeranza dell'Iran nei confronti del proprio popolo hanno raggiunto un punto critico. Serve una dissociazione inequivocabile e ferma dal mondo dello sport", si legge nella lettera.
Perché l'Italia non verrà ripescata
Se la Fifa dovesse procedere all'esclusione dell'Iran perché non dovrebbe scegliere una squadra asiatica, ad esempio? Come gli Emirati Arabi Uniti, eliminati allo spareggio. Per l'Italia si rischia il bis dell’illusione vissuta con il caso Ecuador, portato davanti alla Corte Arbitrale dello Sport da Cile e Perù a causa della discussa idoneità del difensore Byron Castillo. Allora il presidente della Federgolf ed ex membro di Giunta Coni Franco Chimenti disse: "C'è una possibilità che l'Italia venga ripescata per i Mondiali di Qatar 2022, una possibilità molto più concreta di quanto si pensi. Pare che l'Ecuador abbia utilizzato un giocatore che non aveva titolo di giocare e – ha spiegato il presidente - potrebbe pagare per questo. Se così fosse, a quel punto bisognerebbe pensare alla nazionale che dovrebbe sostituirlo”. “C'è una regola Fifa che parla di ripescaggi e parla della squadra più in alto nel ranking: questa è sicuramente l'Italia". Ma non se ne fece nulla