Champions, la Juve batte il Maccabi Haifa 3 a 1 e tiene vive le speranze di qualificazione
SportGli uomini di Allegri superano la squadra israeliana, ottenendo i primi 3 punti nel girone H e restando così aggrappati alla speranza di qualificarsi agli ottavi. I bianconeri sono però ancora terzi, dietro a Psg e Benfica
La Juve batte il Maccabi Haifa 3 a 1 e resta aggrappata alla speranza di qualificarsi agli ottavi di Champions League: a sbloccare il match nel primo tempo è Adrien Rabiot, imbeccato da Di Maria. Nella ripresa segna anche Vlahovic e poi di nuovo Rabiot, dopo il temporaneo 2 a 1 di David. Con questo risultato i bianconeri ottengono i primi 3 punti nel girone H, restando però in terza posizione dietro a Psg e Benfica (TUTTI GLI HIGHLIGHTS DELLA CHAMPIONS LEAGUE).
La cronaca di Juventus-Maccabi Haifa
Parte bene la Juve, subito pericolosa in apertura con Vlahovic: il colpo di testa dell’attaccante però finisce fuori. A metà del primo tempo però i bianconeri iniziano a faticare, senza però correre grandi rischi. Proprio nel momento migliore del Maccabi Haifa, la Juve trova il vantaggio: a segnare è Rabiot, che al minuto 35 segna su assist di Di Maria. A inizio ripresa gli uomini di Allegri raddoppiano con Vlahovic, abile a sfruttare un altro suggerimento del compagno argentino. Al minuto 75 il Maccabi rientra in partita: il neo-entrato David supera Szczesny e segna il 2 a 1. Poco dopo però la Juve chiude la partita, ancora con Rabiot che insacca sul terzo assist di Di Maria.
Il tabellino di Juventus-Maccabi Haifa
35' e 83' Rabiot, 50' Vlahovic, 75' David (M)
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado (21' st Bonucci), Bremer, Danilo, De Sciglio (1' st Alex Sandro); McKennie, Paredes (40' st Miretti), Rabiot; Di Maria, Vlahovic (28' st Kean), Kostic (21' st Locatelli). All.: Allegri.
MACCABI HAIFA (5-3-2): Cohen; Sundgren, Seck, Batubinsika, Goldberg, Cornud (14' st Haziza); Mohamed (39' st Rukavytsya), Chery, Abu Fani (27' st Lavi); Pierrot (27' st David), Tchibota (14' st Atzili). All.: Bakhar.
Ammoniti: Tchibota e Alex Sandro per gioco falloso.