Il tennista romano si conferma una certezza sui campi di Flashing Meadows: vince 3-2 contro lo spagnolo e si prepara al match di martedì, che lo vedrà affrontare uno tra il norvegese Ruud e il francese Moutet
Secondo anno di fila ai quarti degli US Open. Un altro torneo da ricordare per Matteo Berrettini: il tennista azzurro ha battuto lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, numero 39 ATP, con il punteggio di 3-6, 7-6(2), 6-3, 4-6, 6-2. Ad attenderlo nel prossimo turno, che si giocherà martedì, uno tra il francese Corentin Moutet e il norvegese Casper Ruud, n. 5 del seeding.
La partita
Un inizio ad handicap per il tennista romano, partito male e andato subito sotto di un break (2-0), fino a cedere il primo parziale per 6-3. Decisamente meglio nel secondo set: più aggressivo, più voglioso e aggrappato ai momenti topici del set, Berrettini spreca un set point sul 5-4 ma non si scoraggia. Al tie break tira fuori tutta la grinta rimasta, prende due minibreak di vantaggio e va a chiudere 7-2, rimettendo la situazione in equilibrio. Nel terzo set Berrettini prende coraggio e, sfruttando gli errori dell’avversario, prima non raddoppia il break nel terzo game ma poi, rimanendo in vantaggio, chiude 6-3 grazie anche al regalo di Davidovich Fokina, che cede il servizio nel momento peggiore, sul 5-3.
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La vittoria
Lo spagnolo però è in netta crescita e chiude 6-4 il quarto set. La battaglia del quinto finisce però già sul 4-1 per l’italiano: Davidovich, infatti, dopo un iniziale entusiasmo, subisce una torsione del ginocchio che ne compromette la tenuta fisica.
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La vittoria del team
A caldo Berrettini ha evidenziato "l'orgoglio di questa vittoria, perché non ho iniziato la partita come avrei voluto. Ero sotto di un set e di un break, sono riuscito a lottare anche grazie al mio angolo che mi ha incoraggiato. Davidovich giocava bene, io ero un po' stanco. Non volevo finire la partita così, ma mi prendo la vittoria”. Testa adesso al prossimo turno, con vista sulle semifinali, che non raggiunge dal 2019: il sogno di Matteo continua.