Plusvalenze: deferite 11 società di calcio, tra cui Juventus e Napoli

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La decisione del Procuratore della Figc riguarda anche la Sampdoria, la Pro Vercelli, il Genoa, il Parma, il Pisa, l’Empoli, il Chievo Verona, il Novara, il Delfino Pescara 1936. L’accusa è di “avere contabilizzato plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti in misura da incidere sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale”. Deferite anche 61 persone

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Il Procuratore della Figc ha deferito al Tribunale federale nazionale undici società di calcio: la Juventus, il Napoli, la Sampdoria, la Pro Vercelli, il Genoa, il Parma, il Pisa, l’Empoli, il Chievo Verona, il Novara, il Delfino Pescara 1936. L’accusa è di “avere contabilizzato plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti in misura da incidere sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale”.

Società deferite a titolo di responsabilità diretta e oggettiva

Le società, spiega la Figc, “sono state deferite a titolo di responsabilità diretta (ai sensi dell'art. 6, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva) per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva (ai sensi dell'art. art. 6, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva) per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza”.

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Deferite anche 61 persone

Con le società sono state deferite anche 61 persone, che a vario titolo hanno ricoperto l'incarico di consigliere di amministrazione o di dirigente dotato dei poteri di rappresentanza. "La società conta di poter chiarire nelle sedi opportune ogni aspetto di interesse, sicura di aver sempre operato nel rispetto delle leggi statali e delle normative federali che disciplinano gli ambiti gestionali ed economici nonché in conformità con la prassi nazionale ed internazionale della compravendita di calciatori", si legge in una nota della Sampdoria, che è tra i club deferiti.

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L’inchiesta

L’inchiesta si è chiusa il 21 febbraio scorso: è stata avviata dalla Procura della Figc nei mesi scorsi in seguito alla segnalazione della Covisoc, l'organismo di controllo sulle società di calcio, sulla "valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze". I reati ipotizzati sono la violazione dell'articolo 31, comma 1, e degli articoli 6 e 4 del Codice di Giustizia Sportiva, ovvero violazioni in materia gestionale ed economica.

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