Serie A, rivoluzione in panchina: Tudor all'Hellas Verona, Mazzarri al Cagliari

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Entrambi esordiranno domenica 19 contro una squadra romana: la Roma per i veneti, la Lazio per i sardi. Contratto di un anno per il croato, dovrà riportare solidità e continuità. Per il mister ex Napoli, Inter e Torino contratto fino al 2024

L’Hellas Verona ripartirà con Tudor, il Cagliari con Mazzarri. Così come una manciata di ore erano trascorse dall’esonero di Di Francesco per i veneti e di Semplici per i sardi, altrettantp poche ne sono passate dai due nuovi comunicati stampa. Entrambi esordiranno domenica 19 settembre contro una squadra romana: proprio la Roma per i veneti e la Lazio all’Olimpico per i sardi.

Tudor: un nuovo croato in panchina

Che Igor Tudor avrebbe accettato l’incarico si sapeva sin dall’esonero di Di Francesco. Da calciatore, il croato ha conquistato due scudetti e due Supercoppe con la maglia della Juventus. Con giacca e cravatta, invece, solo una Coppa di Croazia alla guida dell’Hajduk Spalato nel 2012/2013, club nel quale aveva concluso la carriera da difensore e iniziato quella da mister. La piazza di Verona è un’occasione importante per Tudor, che può dimostrare di essere un allenatore dal carattere forte e dalle idee chiare. L’obiettivo è riportare l’Hellas nelle zone tranquille della classifica dove era abituata a stare con il suo connazionale Juric, lasciando alle spalle le tre sconfitte consecutive in queste prime battute di campionato. Il contratto che ha firmato scadrà al termine della stagione 2021/2022, ma chissà se riuscirà a convincere la dirigenza a essere l’uomo giusto.

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Mazzarri. 3-5-2 contro il tempo

Scenario diametralmente opposto in Sardegna. I nomi che sono stati fatti dopo l’addio a Semplici erano tanti. Testimonianza di come la scelta del presidente Giulini di mandare via l’uomo della provvidenza della scorsa stagione fosse inaspettata. Tra Diego Lopez, Ranieri e Gattuso, l’ha spuntata Walter Mazzarri. Allenatore di livello che ha regalato ai tifosi del Napoli forti emozioni come il ritorno in Champions League dopo ventun anni di assenza. Dopo le esperienze non entusiasmanti all’Inter e in Inghilterra, al Watford, porta il Torino in Europa League sfiorando un piazzamento Champions. Ormai celebre la sua attenzione quasi maniacale per il tempo: che sia quello dell'orologio o quello metereologico. Allenatore dalle chiare e riconoscibili idee di gioco, dovrà consolidare il 3-5-2 avviato da Semplici e valorizzare i giocatori a disposizione. Ha firmato un contratto che lo lega al Cagliari fino al 30 giugno 2024, segno che potrebbe non essere una figura passeggera.

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