Vela azzurra d'oro con Tita-Banti. Italbasket e Italvolley ko, domani attesa per i pistard

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L'Italia conquista la ventinovesima medaglia ai Giochi di Tokyo, migliorando il bottino complessivo rispetto a Rio e a Londra, anche se nel 2016 e nel 2012 furono 8 gli ori e al momento sono 5. Impresa del quartetto azzurro nell'inseguimento su pista: finale (in programma domani) e primato mondiale. Eliminate ai quarti le squadre di pallacanestro e pallavolo

Arriva dalla vela la ventinovesima medaglia azzurra ed è d'oro, la quinta a Tokyo. Nella classe mista Nacra 17 trionfano gli azzurri Ruggero Tita e Caterina Banti. Con la ventinovesima medaglia, l'Italia migliora il risultato rispetto a Rio e Londra dove furono 28, anche se nel 2016 e nel 2012 gli ori azzurri furono 8 in entrambi i Giochi (IL MEDAGLIERE DI TOKYO - GLI AZZURRI SUL PODIO). Impresa anche nel ciclismo su pista. Nell'inseguimento, la squadra azzurra, composta da Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon, Jonathan Milan, ha stabilito il record del mondo con 3'42"307 e conquistato la finale che si disputerà domani. Fuori dai Giochi le nazionali maschili di basket e volley.

Tita-Banti, primo oro olimpico misto

E' una medaglia storica quella di Tita e Banti nella classe Nacra 17 della vela. Si tratta infatti del primo oro olimpico 'misto', cioè di un team formato da uomini e donne, vinto dall'Italia alle Olimpiadi. In precedenza l'Italia aveva conquistato un argento a Mosca 1980 nel concorso completo dell'equitazione. Per quanto riguarda Tita è anche il primo oro olimpico vinto da un atleta della provincia di Trento nei Giochi estivi.

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Italbasket e Italvolley eliminate ai quarti

Delusioni invece arrivano dalla pallacanestro e dalla pallavolo, con le nazionali maschili azzurre entrambe fuori ai quarti. L'Italbasket è stata sconfitta dalla Francia per 84 a 75.  Nel volley, gli azzurri cedono all'Argentina per tre set a due (21-25, 25-23, 25-22, 14-25, 15-12).

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I risultati di oggi nell'atletica

Oggi Francesca Genzo ha chiuso settima nel K1 200 metri. Alessandro Sibilio ottavo nella finale 400 ostacoli vinta da Kartsen Warholm con nuovo record mondiale. Dodicesimo posto per Sara Fantini nella finale di martello (suo miglior lancio a 69.10). I due azzurri Andrea Dallavalle ed Emanuel Ihemejei si sono qualificati alla finale del salto triplo. In finale anche Zane Weir nel getto del peso: al terzo lancio l'azzurro ha superato la norma dei 21.20 con un 21.25 (personale). Paolo Dal Molin è quarto nella sua batteria nei 110 ostacoli e passa in semifinale con un 13″44. Yeman Crippa eliminato nelle batterie dei 5000 metri (ha chiuso 15esimo con il tempo di 13:47.12). Finisce in semifinale la corsa di Fausto Desalu nei 200 metri (sesto col tempo di 20.43).

Gli altri risultati di oggi

Nell'inseguimento femminile a squadre del ciclismo, le azzurre hanno perso la semifinale con la Germania (che ha fatto registrare il nuovo record del mondo in 4'06''159). Nel nuoto sincronizzato, Linda Cerruti e Costanza Ferro hanno chiuso seste i preliminari della routine tecnica del duo: con il punteggio di 91.1035, si sono guadagnate l'accesso alla finale della routine libera (in programma mercoledì alle 12:30 italiane).

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Il bronzo di Simon Biles nella trave

Oggi c’è stato anche il ritorno in pedana di Simon Biles, dopo i problemi e i "demoni nella testa" che l’hanno costretta a saltare le altre gare. La ginnasta statunitense ha vinto il bronzo nella trave, dietro alle cinesi Guan Chenchen e Tang Xijing. Alla fine dell’esercizio, tutti i presenti si sono sciolti in un applauso e il presidente del Cio Thomas Bach è sceso dalla tribuna per complimentarsi. "Non pensavo di prenderla, non era quella che volevo: semplicemente sono salita sulla trave per me stessa e aver gareggiato per me vale più di qualsiasi cosa al mondo", ha detto Biles. Poi, riferendosi ai "twisties" di cui soffre, ha spiegato: "Ho scelto di gareggiare nella trave perché non ci sono quelle capriole per le quali perdo la sensazione del mio corpo e rischio di schiantarmi”. Poi ha concluso: “Se devo dire la verità, la mia Olimpiade è stata uno schifo. Però l'ultima gara mi ha reso felice: ero un po' preoccupata dal doppio carpiato di uscita, non lo facevo da quando avevo 12 anni”.

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