Chievo escluso dalla Serie B, consiglio Figc respinge il ricorso

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Confermata la decisione del Covisoc, la Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche. Non ammesse alla Serie C invece Carpi, Casertana, Novara, Paganese e Sambenedettese. Il club veneto: "Abbiamo operato in linea con le normative vigenti e federali per l’iscrizione al campionato, siamo già al lavoro per il ricorso al Collegio di garanzia del Coni"

Il Chievo è stato escluso dal campionato di Serie B. La decisione è del Consiglio federale della Figc, che conferma l’esclusione, in prima battuta, del Covisoc, la Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche. Non ammesse alla Serie C invece Carpi, Casertana, Novara, Paganese e Sambenedettese. “I ricorsi non sono stati accolti e oggi sei club non hanno conseguito la licenza nazionale. Hanno due giorni per fare ricorso e c'è ancora una partita aperta per quanto riguarda eventuali valutazioni da parte del Collegio di Garanzia", ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, al termine del Consiglio. "Il ChievoVerona  prende atto della decisione del Consiglio Federale della Figc e, ribadendo di aver operato in linea con le normative vigenti e federali per l’iscrizione al campionato di Serie B 21/22 annuncia di essere già al lavoro per il ricorso al Collegio di garanzia del Coni", si legge in un tweet del club del patron Luca Campedelli.

I motivi dell'esclusione

Secondo quanto scrive la Gazzetta, la società veneta ha un problema con l’Agenzia delle Entrate irrisolto. “Il Chievo - si legge sul quotidiano sportivo - aveva già in atto una rateizzazione del debito e non avrebbe pagato alcune rate: dopo aver rimediato negli ultimi giorni ai pagamenti, avrebbe voluto ripristinare quell’accordo, che però per il Fisco sarebbe stato ormai decaduto”.

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Balata (Lega B): "Aspettiamo terzo grado giudizio"

Il Chievo era già deciso a fare ricorso attraverso il Collegio, dove presenterà documenti fiscali che non aveva sottoposto alla Covisoc. Il numero uno della Lega di B, Mauro Balata, specifica: "Io sono un garantista, com'è noto. Il Chievo è una società che ha una storia importante, ora vediamo cosa sosterranno nel terzo grado di giudizio". Resta fissato per il 19 luglio il termine per le riammissioni e i ripescaggi per il completamento dell'organico in Serie B e C.

Gravina: "Segnali allarmanti, indispensabile una riforma"

"Oggi perdiamo una squadra di B. Sono segnali allarmanti che richiamano comunque un intervento, è indispensabile un percorso di riforma", ha sottolineato Gravina. Tra le idee che circolano per 'ammorbidire' il rischio di doppio salto dalla A alla C, una Serie B2 cuscinetto tra la Serie A e una C più asciutta.

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La storia del Chievo

Il Chievo prende il nome da una frazione della città di Verona. Venne fondato nel 1929, ma dopo problemi finanziari nel 1936 rinasce nel 1948. Nel 1964 viene acquistato da Luigi Campedelli, patron della Paluani, che nel 1990 alla sua morte, sarà sostituito dal figlio Luca, tuttora presidente. Il club diventa una favola del calcio italiano nel 2001, quando centra la prima promozione in Serie A e per mesi incanta, centrando il quinto posto alla fine della stagione di debutto nel massimo campionato. Nel 2006-2007, nell'annata dopo Calciopoli, i gialloblù accedono al terzo turno preliminare di Champions League, ma vengono subito eliminati. Al termine della stessa stagione la squadra viene retrocessa in B, ma torna subito nella massima serie. Nel 2019 la seconda retrocessione dalla A al torneo cadetto e dopo due eliminazioni ai play-off negli ultimi due campionati, ora arriva l'esclusione.

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