La Vu Nera conquista il suo 16esimo titolo con un cammino di sole vittorie nei playoff. Sul parquet di casa della Segafredo Arena superata per 73-62 l'Olimpia Milano di Ettore Messina in gara 4. Coach Sasha Djordjevic può festeggiare con i suoi talenti Pajola, Belinelli, Weems e Teodosic per aver riportato lo scudetto a Bologna dopo un lungo digiuno
La Virtus Bologna - sul parquet di casa della Segafredo Arena - supera nella gara 4 di finale l'Olimpia Milano e conquista lo scudetto, il 16esimo della sua storia. Trascinata da Pajola, Belinelli (15 punti) e Weems (14 punti), la squadra di coach Sasha Djordjevic si è imposta per 73 a 62 conquistando l'ultimo tassello per il titolo dopo avere vinto le precedenti tre sfide contro i milanesi allenati da Ettore Messina. Dopo avere chiuso il primo tempo in svantaggio 43 a 41, Bologna ha allungato nel terzo quarto, mandato in archivio sul 55-51 con una magia da 3 di Teodosic prima di accelerare nell'ultima frazione fino al 73-62 finale.
Lo scudetto dopo 20 anni di attesa
A vent'anni esatti dall'ultimo scudetto - il numero 15 portato a casa insieme a Coppa Italia e Eurolega con Messina in panchina a guidare giocatori come Ginobili, Rigaudeau, Jaric e Griffith - la Virtus torna dunque sul tetto d'Italia. Nella Segafredo Arena, accesa di passione malgrado la capienza ridotta causa Covid, la Vu Nera cancella l'Olimpia e dipinge il finale perfetto di un play-off perfetto chiuso con zero sconfitte e tre 'cappotti' consecutivi con il 3-0 rifilato a Trento e Brindisi e un 4-0 tondo tondo alla favorita Milano.
La vittoria di Djordjevic
Il tricolore della Virtus ha il profilo di Sasha Djordjevic, al primo titolo di campione d'Italia da coach dopo avere vinto in lungo e in largo in Europa da giocatore e avere guidato la Serbia, da sempre fucina di campioni e fuoriclasse. Ha il suo profilo la vittoria bolognese, con un meccanismo impeccabile stretto attorno al mantra 'Pace in testa e fuoco nel cuore', messo a punto al momento giusto proprio in dirittura d'arrivo di una stagione difficile in cui la Virtus sembrava avere smarrito la strada del successo, spazzata via in Coppa Italia; cancellata in gara 3 della semifinale di Eurocup - dopo un percorso netto di sole vittorie - dall'Unics Kazan che, in uno solo colpo, le aveva tolto l'accesso alla finale e il ritorno sul nobilissimo palcoscenico dell'Eurolega. Passi falsi costati e non poco a 'Sale', quasi sopportato - addirittura esonerato a dicembre dopo una sconfitta in casa con Sassari e richiamato nel giro di 24 ore - e dato tra i partenti a fine stagione. Che ora ha vinto la sua partita a scacchi con il Maestro Messina. Vincente in Supercoppa e Coppa Italia e giunto a un soffio dalla finale di Eurolega. Favorito in una finale che - dopo una novantina di gare abbondanti tra coppe e campionato - avrebbe dovuto regalare a Milano un indimenticabile Triplete Fa festa la Virtus, invece.
Bonaccini: capolavoro Virtus, campioni dopo 20 anni
"Capolavoro della Virtus Segafredo Bologna! Campioni d'Italia dopo 20 anni, con un memorabile 4-0 a Milano". Così, sulla sua pagina Facebook, il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha celebrato la vittoria della Vu Nera che ha conquistato lo scudetto.