Calcio, Figc vara norma anti-Superlega. Gravina: "Chi aderisce sarà escluso dalla Serie A"

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Il Consiglio federale ha approvato la riforma che impedisce l’iscrizione ai campionati nazionali per i club che partecipano a competizioni organizzate da organismi privati non riconosciuti da Uefa, Fifa e dalla stessa Figc. Il presidente della Federazione: "Al momento non sappiamo chi è rimasto e chi è uscito dalla Superlega". La regola sarà inserita nelle licenze nazionali e nel codice di giustizia sportiva

Su proposta del presidente della Figc Gabriele Gravina, il Consiglio federale ha votato l'inserimento di una norma anti-Superlega nelle licenze nazionali e nel codice di giustizia sportiva. I club che decideranno di partecipare alla nuova competizione, se vedrà la luce, dovranno dire addio alla Serie A: la nuova regola prevede la decadenza dall’affiliazione per chi prende parte a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute da Fifa, Uefa e Figc. Lo stesso si applicherà in caso di gare e tornei amichevoli (LE TAPPE DELLA SUPERLEGA).

Gravina: "Se qualcuno aderisce, è fuori"

Al termine del Consiglio federale, Gravina ha dichiarato che “chi ha interpretato la Superlega come un atto di semplice debolezza da parte di alcune società che vivono difficoltà economiche e insurrezione nel sistema del calcio sbaglia". Tuttavia, lo stesso presidente della Figc ha sottolineato che “al momento non abbiamo notizia di chi è rimasto e chi è uscito dalla Superlega”. I club italiani che avevano inizialmente confermato la propria partecipazione erano Milan, Inter e Juventus. Il progetto, annunciato intorno alla mezzanotte del 19 aprile, è stato sospeso lo scorso 21 aprile. La regola è però chiara: “Se entro la scadenza delle domande ai campionati nazionali qualcuno aderisce ad altri campionati di natura privatistica è fuori", ha aggiunto Gravina.

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