Il Coni rischia un provvedimento perché in violazione dell'articolo 27, al capitolo 4 della Carta Olimpica. L'ipotesi più probabile è un ammonimento ma si rischiano anche sanzioni più pesanti, fino al ritiro della bandiera. Il verdetto è in arrivo il 27 gennaio. Malagò: "Data sacra"
L'Italia dello sport rischia un ammonimento, o una pesante sanzione, da parte del Comitato Olimpico Internazionale. Il Coni potrebbe ricevere un provvedimento perché in violazione dell'articolo 27, al capitolo 4 della Carta Olimpica per mancanza di una legge che faccia riferimento a una "autonomia del Coni". Si rischia anche la normale partecipazione degli atleti azzurri i Giochi di Tokyo
Cio: 2 giorni a Esecutivo, Italia rischia i Giochi di Tokyo. VIDEO
Il verdetto arriverà il 27 gennaio, tra due giorni. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò l'ha già definita una "data sacra"
Coni, il 13 maggio 2021 elezioni a Milano
Mercoledì, in videoconferenza, dalle ore 12 alle 16, si collegheranno i membri dell'Esecutivo del Cio (governo dello sport mondiale) per discutere delle problematiche rilevate
Con il presidente del Cio Thomas Bach si discuterà di diversi temi, dallo stato dei lavori delle prossime Olimpiadi (fino a Los Angeles 2028) ad eventuali situazioni dei comitati olimpici nazionali, ma si parlerà anche del caso italiano
L'ipotesi è che l'Italia riceverà un ammonimento, un "warning", ma tutto dipenderà dalla volontà dell'Esecutivo
Il 30 dicembre 2018, con l'approvazione della legge di Stabilità, Coni Servizi ha cessato di esistere ed è stata creata 'Sport e Salute'
Ma il Cio ha chiesto al Governo italiano una legge per regolare l'autonomia del Coni e non contratti di servizio con SpA di Stato che rispondono all'autorità governativa e non, come in passato, a SpA che rispondevano all'Ente Coni
Secondo il comma 6 dell'articolo 27 della Carta Olimpica, "i Comitati olimpici nazionali (Noc) devono preservare la propria autonomia e resistere a pressioni di qualsiasi tipo, incluse quelle politiche, giuridiche, religiose o economiche"
Dopodiché, "se la costituzione, la legge o altre norme in vigore nella Nazione in questione, siano ostacolo all'attività o alla libera espressione del Noc stesso", c’è il rischio di una sospensione
In caso di sospensione, la prima cosa a cui l’Italia dovrebbe rinunciare è portare la sua bandiera alle Olimpiadi di Tokyo del 23 luglio
Questo significa che potrebbero partecipare soltanto in singoli atleti e, in caso di vittoria, non verrebbe suonato l'inno di Mameli, e le divise sarebbero neutrali senza scritta 'Italia' o 'Ita'
Mentre le medaglie rientrerebbero nel serbatoio degli Independent Olympic Athletes (IOA)
Inoltre parteciperebbero solo atleti italiani qualificati a titolo individuale, vale a dire niente squadre: niente nazionali di pallavolo, softball e Settebello
In caso di sospensione del Coni con conseguente interruzione dei rapporti istituzionali con il Comitato Olimpico Internazionale, si potrebbe persino decidere di sospendere anche il contributo di 925 milioni di dollari complessivi destinato ai Giochi invernali di Milano-Cortina