
Dall'inizio del nuovo corso alle tensioni con la società fino alla sconfitta nella finale d'Europa League, passando per il lockdown dovuto all'emergenza Coronavirus. Ecco come è andato il primo anno sulla panchina nerazzurra del tecnico salentino. LA FOTOGALLERY

A cinque anni di distanza dall'ultima esperienza da allenatore in serie A sulla panchina della Juventus, Antonio Conte firma con l'Inter il 31 maggio del 2019. L'obiettivo è dichiarato in uno scambio di battute con il presidente Zhang nel video di presentazione del tecnico: l'Inter non dovrà più essere "pazza", ma solida e vincente
Antonio Conte, fotostoria dell'allenatore dell'Inter
Le idee di Conte sulla rosa dell'Inter sono fin da subito molto chiare e categoriche. Fuori chi ritiene possa turbare l'equilibrio dello spogliatoio e dentro solo giocatori funzionali alla causa nerazzurra. A pagare dazio sono l'ex capitano e capocannoniere interista, Mauro Icardi, girato in prestito al PSG, Nainggolan che torna in prestito a Cagliari e Perisic che volerà al Bayern Monaco

Per quanto riguarda il mercato in entrata, Conte si affida allo svincolato Godin in difesa, svecchia il centrocampo con gli arrivi di Barella e Sensi, chiude il prestito in entrata del cileno Sanchez, ma soprattutto si ritrova in rosa un attaccante come Romelu Lukaku, il colpo più oneroso della storia della società, acquistato dal Manchester United

Il feeling tra Lukaku e l'allenatore nerazzurro è subito evidente, così come quello con il resto della squadra, nella quale riesce a integrarsi fin da subito grazie anche all'ottimo rapporto in campo e fuori con l'altro attaccante in rosa, Lautaro Martinez. L'Inter parte fortissimo e vince tutte le prime sei partite di campionato

Il primo stop che ridimensiona un po' le ambizioni dell'Inter di Conte arriva alla settima giornata: a San Siro l'Inter cade (1-2) nello scontro diretto con la Juventus

Nel frattempo comincia anche l'avventura in Champions League. L'Inter finisce nel gruppo F con Barcellona, Borussia Dortmund e Slavia Praga. L'inizio è balbettante perché arriva un pareggio in casa per 1-1 contro la squadra sulla carta più debole del gruppo

Quel passo falso si rivelerà decisivo perché l'Inter finirà terza nel girone e sarà retrocessa in Europa League dovendo dire arrivederci alle ambizioni Champions. Pesano sull'eliminazione la clamorosa rimonta subita a Dortmund (da 0-2 a 3-2) e la sconfitta interna contro un Barcellona ormai qualificato e sicuro del primo posto

L'eliminazione in Champions alimenta i primi momenti di tensione tra Conte e la società. L'allenatore lamenta una rosa troppo corta e non in grado di competere su tutti i fronti. La società risponde con un mercato invernale di livello. Alla corte del tecnico salentino arrivano gli esterni Young e Moses, ma soprattutto il trequartista danese del Tottenham Eriksen

L'Inter, però, non riesce ancora a trovare quella continuità necessaria per poter ambire al titolo in campionato. I nerazzurri, infatti, cadono ancora in un altro scontro diretto contro la Lazio all'Olimpico dopo essere stati in vantaggio grazie al gol del nuovo arrivato Young

L'andamento ondivago dell'Inter è certificato dalla vittoria in rimonta nel derby di appena una settimana prima, sempre nel mese di febbraio. Sotto di due reti, l'Inter ribalta nel secondo tempo e vince 4-2

Nel frattempo in Italia e in tutto il mondo esplode l'emergenza Coronavirus e il calcio si ferma. Nell'ultima partita prima del lockdown, però, l'Inter perde ancora con la Juventus nello scontro diretto giocato a porte chiuse allo Stadium. Si tratta di un altro duro colpo alle ambizioni scudetto di Conte

Il calcio italiano riparte dopo tre mesi di lockdown. Al via, però, l'Inter vede sfumare un altro obiettivo, perché viene eliminata nella semifinale di Coppa Italia contro il Napoli. Decisivo il pareggio per 1-1 del San Paolo dopo la vittoria azzurra per 1-0 pre lockdown a San Siro

In campionato l'Inter continua a perdere troppi punti. Nonostante questo, però, i nerazzurri chiudono al secondo posto ad appena un punto dalla Juve campione d'Italia. Conte rivendica la bontà del proprio lavoro e lancia un'altra stoccata alla società, rea a suo dire di non aver tutelato abbastanza i propri tesserati dagli "attacchi" esterni di media e opinione pubblica

È agosto, ma la stagione dell'Inter non è ancora finita: c'è ancora una Europa League da giocare. Dopo aver superato il Ludogorets ai sedicesimi prima del lockdown, l'Inter accede alle final eight in Germania, sede unica scelta per la competizione a causa dell'emergenza Coronavirus, superando per 2-0 agli ottavi di finale il Getafe

Ai quarti l'Inter si sbarazza anche dei tedeschi del Bayer Leverkusen superandoli per 2-1 e compie il suo capolavoro in semifinale, rifilando una "manita" agli ucraini dello Shakhtar (5-0) e guadagnandosi il pass per la finale contro il Siviglia
Inter-Shakhtar Donetsk 5-0: video, gol e highlights della partita di Europa LeagueLa sua Inter esce sconfitta dalla finale di Europa League col Siviglia e Conte passa vicino alla coppa che ha potuto solo sfiorare. A fine partita rilascia delle dichiarazioni sibilline: "In maniera serena cercheremo di pianificare eventualmente il futuro dell'Inter, con o senza di me", dice ai microfoni. "Bisogna prendere la decisione migliore per il bene per l'Inter, non c'è astio. Ci sono vedute diverse. Ringrazio per quest'opportunità, allenare l'Inter ne è valsa la pena". Forse la sua avventura nerazzurra è già giunta al capolinea