Coronavirus Italia, così la Nazionale di pallanuoto si prepara alle Olimpiadi 2021

Sport

Chiara Piotto

"Per dare il massimo il prossimo anno non possiamo restare troppo fuori dall'acqua", ci dice il preparatore atletico del Settebello Alessandro Amato, che per allenare la squadra in queste settimane ha creato un canale YouTube

“A secco”. Così ci si riferisce agli esercizi svolti fuori dall’acqua. E per chi, normalmente, vive in acqua almeno 350 giorni l’anno, non è una differenza da poco. Alessandro Amato è il preparatore atletico della nazionale italiana di pallanuoto, il famoso Settebello. Da quando il lockdown ha reso impossibile alla sua squadra gli allenamenti in piscina, ha dovuto reinventarsi un metodo. Così è nato “7Bello Training”, un canale YouTube dedicato agli atleti ma aperto a chiunque voglia seguirlo. Obiettivo, mantenersi in forma, continuando a guardare dritto all’obiettivo: le Olimpiadi “ex 2020”, posticipate al 2021. Soprattutto ora che i campionati nazionali di pallanuoto 2019/2020, maschili e femminili, sono stati definitivamente annullati, come ha reso noto la Federazione italiana Nuoto, “non essendo possibile garantire la ripresa in tempi brevi dello svolgimento regolare delle attività̀ a causa dell’emergenza Covid-19”.

"Non fermarsi, pensando alle Olimpiadi 2021"

Qualche mese di stop oggi può avere effetti sulla preparazione di professionisti fino al prossimo anno? “Se vogliamo essere al top per le prossime Olimpiadi non possiamo stare troppo fermi. Solitamente la squadra resta fuori vasca al massimo per 15 giorni all’anno”, ci spiega Amato. Gli allenamenti per gli sport di squadra non possono ancora ripartire, e quando sarà possibile bisognerà attenersi a nuove regole: “Dal 18 maggio ci attendiamo novità. Qualcuno sta andando a nuotare al mare, ma gli atleti sono sparsi per le varie regioni. Non è facile neanche trovare una struttura aperta. Da giugno stiamo pensando di organizzare dei raduni per recuperare il tempo perso”.

 

Immaginare la ripartenza

Tutto dipende, ovviamente, dall’andamento dei contagi: “Per la ripartenza immagino che potrebbero avere un ruolo importante i test sierologici. L’importante è farli tornare in acqua il prima possibile”, dice il preparatore atletico, pensando a quanto è cambiato in questo periodo di limitazioni: “Questi due mesi sono serviti a rafforzare lo spirito di sacrificio degli atleti, perché per un ragazzo che si allena normalmente 7-8 ore al giorno ed è sempre in viaggio, trovarsi a casa da solo non è facile. Gli allenamenti condivisi tramite le dirette YouTube sono stati un modo per sentirci più vicini”.

Allenarsi "a secco" su YouTube

Torniamo quindi all’idea di "7Bello Training": non potendo avere accesso alla piscina, Amato ha studiato insieme all'allenatore Sandro Campagna dei cicli di lezioni “a secco”, a corpo libero o con attrezzi che si possono trovare a casa: manubri e zaini zavorrati, ma anche taniche, manici di scopa o sedie, “abbiamo dovuto reinventarci ed essere creativi”, racconta. “Il canale YouTube per gli allenamenti in diretta è iniziato come un progetto interno, per la squadra, ma hanno iniziato a seguirci anche dalla Spagna, dall’Egitto o dalla Grecia. Non solo pallanuotisti, ma persone che fanno altri sport come basket o pallavolo. Persino non atleti”. 

approfondimento

Coronavirus, governo valuta di anticipare alcune riaperture al 18/05

Sport: I più letti