Coronavirus: governo valuta riaperture negozi, bar, ristoranti, parrucchieri dal 18 maggio

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“Valutiamo di anticipare alcune aperture dei negozi”, ha sottolineato Conte. Posizione ribadita anche dal ministro Boccia: “Dal 18 maggio molte attività potranno riaprire, ma lo si dovrà fare in sicurezza, e le Regioni che decideranno di farlo senza il rispetto delle linee guida Inail se ne assumeranno la responsabilità”

"Dal governo non c'è alcuna volontà di protrarre questo lockdown residuo". È quanto affermato dal premier Giuseppe Conte nell'incontro con Rete Imprese Italia sulla vendita al dettaglio e gli esercizi commerciali. Sullo sfondo, l’ipotesi di riaprire parrucchieri, bar, ristoranti e negozi, in alcune regioni, già dal prossimo 18 maggio, in anticipo rispetto al calendario previsto per la fase 2 dell'emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE - GRAFICHE). "Se c'è la possibilità di anticipare qualche data, possiamo anche valutare delle aperture ulteriori", ha aggiunto Conte. Una posizione ribadita anche dal ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. Per le riaperture "tutti noi vogliamo arrivare alle differenziazioni territoriali. Dal 18 maggio molte attività potranno riaprire, ma lo si dovrà fare in sicurezza, e le Regioni che decideranno di farlo senza il rispetto delle linee guida Inail se ne assumeranno la responsabilità”, ha sottolineato parlando a L'Aria che tira su La7.

Boccia: "Bisogna aspettare linee guida dell’Inail"

"Faccio un appello ai titolari di bar e ristoranti, loro che sono uno dei simboli di un certo modo di essere italiani: noi, come governo, ci siamo, stiamo lavorando per metterli in sicurezza e consentire loro di riaprire senza rischi”, ha sottolineato Boccia, per poi aggiungere: “Le misure che abbiamo messo in campo negli ultimi 35-40 giorni sono un'assoluta novità per il nostro Paese. Il Paese con tantissimi sacrifici sta cercando di superare una grave emergenza sanitaria e oggi i dati sono rincuoranti, per questo serve ancora tanto senso di responsabilità. Ora stiamo lavorando su bar, ristoranti e parrucchieri, ma bisogna aspettare le linee guida dell'Inali per consentire loro di operare in sicurezza, perché sono attività a rischio 'contatto fisico’".

Verso esenzione suolo tax bar e ristoranti

Il ministro per i beni culturali e il turismo Dario Franceschini durante un'informativa al Senato ha intanto annunciato che bar e ristoranti, per rispettare il distanziamento, dovranno accogliere un numero minore di clienti: "Stiamo lavorando a una norma che per 6 mesi esenti bar e ristoranti dalla tassa di occupazione del suolo pubblico, saranno misure temporanee e reversibili e si potranno usare per mettere tavolini all’esterno".

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