Ferrari, l’ad Camilleri annuncia: entro l'anno due nuovi modelli

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L’ad del Cavallino: “A causa del Covid ci sarà un ritardo della presentazione, ma sarà entro il 2020”. Sulla situazione creata dal coronavirus: “Ripartiamo, ma 50% rivenditori chiuso, aiuteremo nostri fornitori in difficoltà. Priorità è benessere dei dipendenti”

Ferrari presenterà entro l'anno i due nuovi modelli previsti per il 2020. La notizia è stata confermata dall’ad del gruppo Louis Camilleri durante una conference call con gli analisti. "A causa del Covid ci sarà un ritardo della presentazione, ma comunque sarà entro l'anno", ha detto il manager (FERRARI È IL MARCHIO PIU' FORTE AL MONDO).

“Ripartiamo ma 50% rivenditori chiuso"

L'ad di Ferrari Louis Camilleri si è soffermato su come l’emergenza coronavirus (AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE) sta incidendo nelle strategie dell’azienda: “Oggi con pochissime eccezioni riavviamo la produzione, ma 400 nostri fornitori diretti, più dei due terzi del totale, hanno sede in Italia, molti nelle regioni più colpite, Lombardia e Piemonte. Monitoriamo tutti i fornitori che potrebbero trovarsi in difficoltà per assisterli direttamente o indirettamente". Camilleri ha precisato che più della metà dei rivenditori sono chiusi. "Abbiamo controllato anche la nostra rete di rivenditori e in molti casi abbiamo esteso i nostri termini di pagamento per alleviare il loro onere finanziario durante questi tempi difficili. I tempi della chiusura dei nostri concessionari sono stati diversi da Paese a Paese in quanto i blocchi totali sono stati istituiti a livello nazionale e le restrizioni sono state gradualmente revocate. Questo fenomeno aggiunge ulteriore complessità alle previsioni di una piena ripresa dell'attività e al mix geografico delle nostre consegne nei prossimi mesi. Oggi oltre il 50% dei rivenditori è chiuso. Gli altri riapriranno man mano che vengono chiusi i blocchi e si riapriranno i confini nazionali o regionali" (I CODICI ATECO DI CHI RIAPRE).

Camilleri: priorità è il benessere dei dipendenti

"La nostra priorità assoluta - ha proseguito Camilleri - è stata e rimane il benessere dei nostri dipendenti. Nonostante i nostri stabilimenti siano stati chiusi dal 14 marzo, nessun dipendente è stato licenziato e tutti hanno ricevuto la piena retribuzione". Durante la conference call sui conti del primo trimestre, Camilleri ha ricordato il supporto medico fornito ai dipendenti e alle loro famiglie. "La solidarietà è stato uno dei nostri principi guida", ha affermato il manager che ha ricordato il progetto 'Back on track'. "Oggi abbiamo la capacità di eseguire 800 esami del sangue al giorno su base volontaria per coprire i nostri dipendenti e le loro famiglie. Abbiamo anche previsto una copertura assicurativa specifica per Covid per tutti i dipendenti e abbiamo istituito un sistema di tracciamento che svilupperemo ulteriormente”.

Camilleri: cancellazione ordini ma niente di allarmante

"Finora non abbiamo registrato cancellazioni anormali di ordini. Molte sono state fatte in Australia e negli Stati Uniti, ma niente di allarmante”, ha spiegato l'ad di Ferrari. "Il nostro portafoglio ordini, se si presuppone una piena capacità produttiva, supera i 12 mesi e varia a seconda dei modelli e dell'area di destinazione. I modelli che generano i margini più elevati hanno la lista d'attesta più lunga". ha spiegato. Secondo Camilleri "è ancora presto per arrivare a delle conclusioni. E' una crisi molto diversa rispetto a quelle del passato. Questa crisi ha reso più impegnativa la sfida”.

“F1 influirà negativamente su conti 2020”

"La Formula 1 influenzerà negativamente i nostri risultati nel 2020 ma le perdite saranno di breve vita”, ha detto Camilleri. "Il calendario prevedeva 22 gare. La Fia e il Formula One Group prevedono ora un massimo di 18 gare, molte senza pubblico. Ciò implica una drastica riduzione delle entrate generate dai diritti commerciali e delle commissioni di sponsorizzazione, le nostre due principali fonti di entrate. Per mitigare questo impatto, almeno parzialmente, l'entrata in vigore delle nuove regole tecniche è stata posticipata dal 2021 al 2022". "Anche se l'impatto negativo su ricavi e sugli utili della Formula 1 non è facile da digerire - ha concluso - la buona notizia è che le perdite saranno limitate al 2020".

I dati economici

Oggi sono emersi anche molti dati relativi alla situazione economica di Ferrari. Il gruppo ha chiuso il primo trimestre dell'anno con 2.738 consegne, in aumento del +4,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. I ricavi netti sono pari a 932 milioni "quasi in linea con l'anno precedente, nonostante la flessione dei ricavi generati dalla F1 e altri ricavi". Ferrari ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 166 milioni di euro, in calo dell'8% rispetto all'analogo periodo del 2019. L'ebitda adjusted è pari a 317 milioni, in crescita dell'1,9% con un margine pari al 34%. L'ebit adjusted è inferiore rispetto al precedente anno, per effetto dei maggiori ammortamenti. Ferrari ha rivisto i target del 2020 a causa "degli attuali vincoli e incertezze". La stima è di ricavi netti fra 3,4 e 3,6 miliardi (era maggiore di 4,1 miliardi). Questi dati hanno dato inciso in Borsa, dove il titolo è andato in perdita.

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